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Tunisia alla ribalta: «Agenzie e t.o. al centro della ripresa»

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«Durante le chiusure dovute alla pandemia, il governo tunisino ha finanziato un piano di formazione straordinario per il personale delle strutture turistiche, che così ha approfittato del fermo forzato per aggiornarsi. Adesso sono tutti pronti ad accogliere nuovamente i turisti al meglio». Così il ministro del turismo, Mohamed Moez Belhassine, ha sottolineato lo sforzo compiuto dalla Tunisia incontrando i giornalisti a Milano, in occasione della Borsa internazionale del turismo.

Accanto a lui, il direttore dell’ufficio italiano dell’Ente tunisino per il turismo, Souheil Chaabani, che si è detto soddisfatto delle reazioni di tutti gli operatori all’annuncio della riapertura del Paese al turismo. «Non appena abbiamo allentato le restrizioni per l’ingresso nel Paese –  ha detto Chaabani – tutti i tour operator sono tornati sulla Tunisia. Sia le grandi società ma anche i piccoli operatori. Hanno già pronte le programmazioni e stiamo preparando con loro dei grandi eventi. Da Nicolaus a Veratour ad Alpitour, fino agli operatori più piccoli. Tra poco, avremo un mega tour su Djerba. Questo conferma l’interesse dei nostri partner. E credo che il fattore determinante sia, in questo momento, quello della competitività: il rapporto qualità-prezzo è assolutamente imbattibile nella stessa area».

Il ministro Belhassine ha tenuto a sottolineare l’importanza delle agenzie di viaggi nel proporre la grande varietà di opportunità offerte dalla Tunisia. «Il banconista, chi incontra il cliente, deve conoscere la destinazione per poterla proporre con convinzione. Stiamo organizzando dei workshop qui in Italia e, con i nostri partner, degli educational. Anche perché la Tunisia è un Paese molto ricco di proposte, non ci sono solo le mete più conosciute ma vanno scoperte le alternative alla formula tradizionale del mare d’estate. Tutto il territorio è, di fatto, un museo a cielo aperto. E abbiamo una grande affinità con l’Italia anche dal punto di vista storico, dato che abbiamo la più grande struttura romana fuori dall’Italia. E poi c’è il Sahara, il golf, la talassoterapia, la cultura. Tutte opportunità che possono essere offerte fuori dall’estate. Quindi, un turismo 12 mesi l’anno».

Per quel che riguarda le misure di sicurezza sanitaria, tutti gli addetti al settore turistico hanno completato il ciclo vaccinale. I turisti possono entrare e girare con il green pass europeo o con il certificato vaccinale ma anche con un test effettuato nelle 24 ore precedenti la partenza.

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