Turismo golfistico: intesa tra Mitur, ministero dello Sport e Federazione

Turismo golfistico: intesa tra Mitur, ministero dello Sport e Federazione
04 Settembre 13:00 2025

Promuovere e sviluppare il turismo golfistico in Italia. È l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato mercoledì 3 settembre dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, dal ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, e dal presidente della Federazione Italiana Golf, Cristiano Cerchiai.

L’accordo – che arriva alla vigilia del Wttc Global Summit a Roma – è finalizzato a favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, lo sviluppo delle destinazioni minori, l’aumento della permanenza media dei visitatori e la massimizzazione degli impatti economici sul territorio in occasione di eventi e tornei.

Il turismo sportivo, infatti, genera il 10% della spesa turistica mondiale e ha un tasso di crescita stimato del 17,5% tra il 2023 e il 2030. Un dato che conferma il forte effetto moltiplicatore degli investimenti: per 1 milione di euro di investimenti pubblici ne movimenta 8 di privati e quasi 21 di ricavi nello Sport System.

Inoltre, l’importanza del golf è confermata dalle stime a livello internazionale, che prevedono un tasso di crescita annuo del 6% per il mercato globale del turismo golfistico.

Non a caso, l’Italia si posiziona già al quarto posto a livello globale nelle preferenze dei “true luxury travellers” per il golf, dietro a Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Lo sport è tra le esperienze chiave ricercate dalla Generazione Z e dai Millennials, confermando il ruolo del golf come un fattore di sviluppo di grande rilevanza per il futuro del turismo. Per rafforzare la promozione dell’offerta, il protocollo prevede di utilizzare anche la piattaforma digitale italia.it e i suoi canali social.

«Con questa intesa – sottolinea Santanchè – intendiamo promuovere e sviluppare il turismo golfistico, favorendo sinergie tra l’ecosistema del golf e il comparto turistico, anche attraverso azioni mirate e valorizzando il ruolo di Enit nella promozione di questo segmento».

«Come dimostra l’esperienza della Ryder Cup 2023 – prosegue il ministro – l’organizzazione di grandi eventi sportivi genera un impatto economico significativo: oltre 513 milioni di euro tra effetti diretti e indiretti. Il turismo golfistico, come indicato nel Piano Strategico del Turismo, è un asset di assoluta rilevanza, capace di attrarre un turismo di qualità, generare sviluppo e creare valore sui territori».

«Lo sforzo ora – conclude – è costruire una visione strategica condivisa: non possiamo più considerare il singolo campo da golf come un elemento isolato, ma parte di un sistema. Dobbiamo creare un network solido tra operatori e istituzioni, superando frammentazioni e mancanza di dialogo tra i diversi attori del settore. Non tutti gli attori comunicano tra loro, e noi stiamo cercando di cambiare questo paradigma. Consideriamo il turismo golfistico una delle priorità, non solo perché rappresenta un segmento di qualità, ma per l’effetto moltiplicatore che genera sul territorio, contribuendo a incrementare tutti i settori della filiera turistica».

«Questo protocollo non rappresenta solo un’ulteriore tappa del percorso di promozione dello sport e della cultura sportiva – osserva Abodi – ma anche dei nostri territori, a partire dalla capacità di estrarre in modo sempre più efficace il potenziale del turismo golfistico, a cominciare da quello internazionale. In questa chiave, uno dei principali obiettivi è favorire la destagionalizzazione, facendo anche leva sull’eredità della Ryder Cup 2023 che ha dimostrato quanto l’Italia possa essere tra le più importanti destinazioni per i milioni di appassionati golfisti di tutto il mondo».

«In collaborazione anche con il Mitur – nota Abodi – stiamo elaborando un piano di fattibilità per la costituzione di un fondo immobiliare golfistico dedicato prioritariamente al sud Italia, che confidiamo possa essere uno strumento strategico per l’attuazione del protocollo».

«Il prossimo passo – annuncia Cerchiai – ci vedrà impegnati a sviluppare un piano strategico capace di posizionare il nostro Paese come una meta turistico-golfistica per i golfisti di tutto il mondo, valorizzando al contempo tutte le peculiarità artistiche, storiche ed enogastronomiche del nostro territorio e costruendo un’offerta legata al nostro sport che risponda in modo preciso e attrattivo alle esigenze dei mercati internazionali. L’Italia ha il potenziale per diventare una delle destinazioni golfistiche più ambite al mondo e per rafforzare il marchio “Golf – Destinazione Italia“, grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Enit».

La foto è stata inviata dall’ufficio stampa del Mitur

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