Turismo vaccinale, gli inglesi prenotano per gli Emirati Arabi

by Claudia Ceci | 28 Gennaio 2021 8:59

Vacanza con vaccino. O meglio per il vaccino. Lo chiamano già “turismo vaccinale” il nuovo trend che si sta delineando. La complessità della distribuzione dei vaccini anti Covid sta portando a viaggi da una nazione all’altra e anche da uno Stato all’altro degli Usa per accelerare la somministrazione della propria dose, anziché attendere nel proprio Paese.

Per esempio il servizio di viaggi di lusso d’élite di Londra Knightsbridge Circle – ne ha scritto il Daily Telegraph – organizza partenze per ultra 65enni negli Emirati Arabi Uniti, dove sole, mare e relax sono secondi all’opportunità di ricevere lì il vaccino anti Covid. In Gran Bretagna infatti la vaccinazione è disponibile solo tramite il Servizio Sanitario Nazionale. Il costo del pacchetto è 10mila sterline e club inglese ha ricevuto già oltre 2mila richieste e ha aperto le porte ai non soci; le condizioni sono essere over 65 con comprovate esigenze fisiche di vaccinarsi.

Negli Stati Uniti, invece, si tratta in qualche modo di turismo interno. Si tratta di “migrazioni sanitarie” verso Stati dove è più facile ricevere in tempi brevi il vaccino. È successo in Florida, dove sono stati vaccinati 37mila non residenti, tanto che il Paese ha dovuto specificare che adesso vaccinerà solo residenti e residenti part time stagionali.

Sta succedendo anche nello Utah, dove località sciistiche rinomate come Aspen, vaccinano volentieri i turisti. C’è chi sta sollevando però dubbi sulla legalità di questo modo di somministrare le dosi.

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