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Uber lancia Money e sfida le banche

Si chiama Money, ed è l’ultima trovata di Uber. Il colosso Usa, che ha iniziato la sua scalata nel mercato da “semplice” app di auto con conducente, continua ad annunciare una novità dopo l’altra e ora sceglie di puntare addirittura sui servizi finanziari, introducendo sulla sua piattaforma un sistema in tempo reale con il quale gli autisti e i fattorini possono incassare, monitorare e gestire quello che guadagnano immediatamente.

«Vogliamo aiutare tutti a capire che c’è una nuova parte di Uber concentrata sul lato finanziario, con la missione di offrire accesso a quei servizi dai quali i clienti sono esclusi», ha detto il responsabile della divisione Peter Hazlehurst in un’intervista a Cnbc.

Secondo il numero uno della nuova divisione finanziaria, la mossa di Uber potrebbe portare in futuro anche alla fornitura di un vero e proprio conto bancario: «La realtà è che le esigenze dei nostri partner negli Stati Uniti e in Brasile, in Australia e in India rispecchiano per molti versi le esigenze generali di tutti gli utenti di servizi finanziari. Abbiamo una grossa opportunità di espansione».

Uber lo scorso anno aveva 100 milioni di clienti attivi ogni mese, molti dei quali usano la carta di credito per le loro corse o per gli ordini di pranzi e cene. Money, appunto, potrebbe rimuovere i costi legati all’intermediazione finanziaria o generare nuovi ricavi.

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