Un turismo per tutti, un turismo senza barriere, un turismo senza distanze. Tommaso Bertini, chief corporate & tour operating marketing officer di Alpitour World, ha condiviso l’esperienza del Gruppo alla conferenza internazionale a San Marino Tourism for All, sul turismo accessibile, in programma il 16 e 17 novembre, promossa da Unwto, in collaborazione con la Repubblica del monte Titano e la partnership del ministero del Turismo.
«Crediamo – ha osservato Bertini – che il turismo sia un diritto di tutti, capace di contribuire alla realizzazione dei singoli e allo stesso tempo in grado di portare valore alla collettività. Il nostro impegno verso un turismo sempre più accessibile, e che tenga conto delle innumerevoli diversità, incluse quelle fisiche e motorie, è parte di un approccio più ampio e nasce dalla consapevolezza che solo mettendo in discussione i modelli preesistenti e i pregiudizi, sarà possibile ridisegnare un’esperienza turistica fondata sull’inclusività».
Una conferenza con una serie di appuntamenti e dibattiti incentrati sulla possibilità di aprire il turismo a tutti, indipendentemente dalle capacità di ognuno, per rendere i viaggi accessibili e senza limiti. Con obiettivi precisi:
- Approfondire il ruolo dei governi e delle destinazioni nel promuovere l’accessibilità.
- Presentare soluzioni innovative nell’accesso ai trasporti, al patrimonio culturale, alle aree naturali, al tempo libero, al Mice e alle imprese turistiche.
«Va garantito il diritto di tutti a una vita piena e partecipativa», ha ricordato nel suo intervento il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. «L’accessibilità universale e la progettazione inclusiva devono essere i principali approcci utilizzati per ideare, programmare e realizzare interventi che coinvolgano persone, attività, servizi, eventi e il territorio nel suo complesso – ha sottolineato ancora la titolare del Mitur – ed è un investimento cruciale sia per enti pubblici che privati. Il modello che stiamo cercando di costruire non è solamente erogare dei servizi e migliorarli costantemente, ma in primis costruire percorsi personali che ruotino attorno ai bisogni e alle caratteristiche specifiche della persona».