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Usa, il mercoledì nero del traffico aereo

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Blocco senza precedenti del trasporto aereo americano. Un presunto guasto al sistema informatico della Federal Aviation Administration (Faa), relativo al sistema di notifica dei piloti, ha bloccato tutti i voli aerei negli Stati Uniti alle 6.30 (ora della costa orientale Usa, corrispondere alle 12.30 ora italiana) di mercoledì 11 gennaio.

L’annuncio è arrivato dalla stessa Faa su Twitter, che ha affermato anche di essere al lavoro “per ripristinare il sistema di notifica delle missioni aeree”. Stiamo eseguendo i controlli finali di convalida e ripopolando il sistema. Sono interessate le operazioni in tutto il sistema dello spazio aereo nazionale.

Attorno alle 13 ora italiana la Faa ha aggiornato lo stato con un tweet: «Stiamo ancora lavorando per ripristinare completamente il sistema di avviso alle missioni aeree. Alcune funzioni stanno iniziando a tornare in linea, le operazioni del National Airspace System rimangono limitate».

In prima battuta sono stati segnalati circa 760 voli interni, in entrata e in uscita dagli Stati Uniti, in ritardo, e 91 cancellati, secondo FlightAware.com.

Un’ora dopo i ritardi segnalati erano relativi a 7.076 voli e quelli cancellati 1.354. Numeri dati in crescita fino alle 15, ora italiana.

Per ora, l’autorità aeronautica statunitense ha per ora deciso di bloccare tutti i voli negli Stati Uniti fino alle 9 (le 15 in Italia); gli aerei già in volo potranno però atterrare in modo sicuro.

La Farnesina ha inviato un messaggio ai viaggiatori italiani negli Stati Uniti e, sul portale Viaggiare Sicuri, ha avvertito dei possibili ritardi ai voli interni negli Usa, ma parla di voli regolari da e per il Paese.

I primi a ripartire sono stati gli aeroporti di Newark Liberty e Atlanta Hartsfield-Jackson. Dalle 15, la Faa ha rimosso il blocco delle partenze e le normali operazioni di volo stanno riprendendo gradualmente.

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