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Vacanze open air, il 75% in famiglia: il Camping Report 2025

Family tourism open air_adobe

Tema: la vacanza open air ideale. Svolgimento: voglia di riconnettersi con la natura, senza rinunciare al comfort, coinvolgendo tutta la famiglia, cani compresi. È la sintesi del Camping Report 2025 (CaRe) di Campeggi.com, il portale online di campeggi e villaggi vacanze. La durata media del soggiorno è di 10 giorni per gli italiani e 13 per gli stranieri.

Dai dati emerge che quest’anno i viaggiatori opteranno principalmente per alloggi fissi come case mobili e bungalow (65%) e si sposteranno soprattutto in famiglia (75%). Ridotto invece il numero di persone che preferiscono il campeggio tradizionale, più essenziale e avventuroso tra tende, roulotte e camper (35%), così come le percentuali di coppie di amici senza figli (20%) e di viaggiatori solitari (5%).

Nella ricerca di una struttura ideale, i servizi più richiesti sono il baby club e l’animazione per bambini (43%), seguiti da soluzioni pet friendly per portare in vacanza anche gli amici a quattro zampe (25%). Non mancano quelli che desiderano mezza pensione o pensione completa (17%) e la vicinanza alla spiaggia (15%), a conferma di un trend che mette al centro relax, praticità e comfort.

INCOMING: IL 78% ARRIVA DALL’ITALIA, TEDESCHI IN PRIMA FIA TRA GLI STRANIERI

Il 78% delle ricerche effettuate su Campeggi.com proviene dall’Italia, a testimonianza di un ritorno forte del mercato interno, il restante 22% arriva dall’estero. Sul totale dei viaggiatori stranieri, i tedeschi guidano la classifica con il 37% delle ricerche, seguiti da svizzeri (22%) e olandesi (14%). Chiudono la Top Ten austriaci, spagnoli, polacchi, cechi, danesi, svedesi e sloveni.

Un aspetto interessante riguarda la stagionalità delle ricerche: a differenza degli italiani, fortemente legati alla tradizione delle ferie estive e al periodo di Ferragosto, gli utenti stranieri — in particolare i tedeschi — sono più propensi a cercare campeggi aperti tutto l’anno. Una tendenza che riflette le differenze culturali legate ai periodi festivi e che rappresenta un’opportunità concreta per destagionalizzare il turismo open air, rendendo le strutture ricettive attrattive anche nei mesi meno tradizionali.

METE: LA SARDEGNA GUARDA TUTTI DALL’ALTO

Con il 23% la Sardegna guida la classifica delle regioni più cercate per il 2025, anche dagli stranieri (infatti è particolarmente apprezzata dai tedeschi). Sul podio anche Liguria (16%) e Toscana (15%). Nella Top Ten anche Puglia (13%), Abruzzo (10%), Sicilia (9%), Trentino-Alto Adige (8%) — quest’ultimo molto amato dagli utenti dei Paesi Bassi per le vacanze tra natura e montagna — Marche (8%), Veneto (7%) e Calabria (6%).

Gli stranieri, in particolare, mostrano un forte interesse per aree facilmente raggiungibili via terra come il Lago di Garda — soprattutto sul versante veneto — e la Riviera Adriatica, tra Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna: destinazioni che rispondono alle esigenze dei turisti provenienti da Austria, Germania, Svizzera e Paesi Bassi, che spesso viaggiano in auto o camper.

PRENOTAZIONI: VINCE L’EARLY BOOKING, MA IL LAST MINUTE TIENE

Le dinamiche di prenotazione per l’estate 2025 si sviluppano su un doppio binario. Da una parte una ricerca anticipata che ha visto le prime prenotazioni già da novembre, favorita probabilmente dai ponti primaverili che hanno fatto scattare la voglia di partire con largo anticipo. Dall’altra, la conferma del trend del last minute per chi viaggia in famiglia, un’abitudine dettata spesso dall’esigenza di conciliare le esigenze di tutti.

Un altro dato interessante riguarda la fidelizzazione degli utenti: molti viaggiatori tendono a riprenotare la stessa struttura già scelta l’anno precedente, segno tangibile della qualità e dell’affidabilità del sistema ricettivo italiano.

“La crescente fidelizzazione dei nostri utenti è uno dei segnali più incoraggianti per il settore – commenta Cristian Capizzi, ceo di KoobCamp, il network al quale appartiene Campeggi.com – Da una parte dimostra che le strutture italiane sanno soddisfare le aspettative, dall’altra rafforza il rapporto di fiducia tra ospiti e operatori. Notiamo anche un allungamento dei soggiorni: se nel 2024, tra giugno e settembre, la durata media della vacanza era di 5 giorni, quest’anno gli italiani prenotano mediamente 10 giorni, mentre gli stranieri arrivano a 13. È un chiaro indicatore del desiderio di concedersi più tempo per sé, per la famiglia e per un vero momento di pausa».

A fare eccezione è il settore glamping, sempre più apprezzato per le sue esperienze immersive e di charme nella natura. In questo caso la durata media del soggiorno si attesta sui 2 giorni, suggerendo un uso più mirato: brevi fughe rilassanti, spesso nei weekend, dove si cerca rigenerazione e comfort senza rinunciare al contatto con l’ambiente.

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