Vendita Ita Airways, Msc si sfila dalla gara

by Redazione | 22 Novembre 2022 7:09

“Il Gruppo Msc, leader mondiale nel settore del trasporto merci e passeggeri, conferma di aver già informato le autorità competenti di non essere più interessata a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell’attuale procedura”. Una nota assertiva e breve del colosso dei mari guidato da Gianluigi Aponte annuncia il definitivo addio di Msc alla possibilità di acquisire la compagnia aerea tricolore controllata al 100% dal ministero dell’Economia.

Continuano i colpi di scena nella vicenda Ita, dopo l’assegnazione ad agosto della trattativa in esclusiva al fondo Certares (quando la cordata favorita sembrava quella della coppia Lufthansa-Msc), la defenestrazione del presidente Alfredo Altavilla, il dietrofront del nuovo ministro Giancarlo Giorgetti proprio sulla trattativa con Certares e la successiva apertura della data room della compagnia aerea solo a Lufthansa.

Ora il dossier della privatizzazione passa nella mani del nuovo presidente Antonino Turicchi che ha le deleghe sulle operazioni strategiche e quindi sulla vendita della newco, oltre a quelle sul settore finance, legale, su comunicazione e rapporti istituzionali. Dopo l’iniziale interessamento a inizio 2022 di Msc in tandem con Lufthansa ad agosto i due colossi avevano presentato un’offerta di 850 milioni di euro per l’80% di Ita, col 60% a Msc, il 20% ai tedeschi e il 20% lasciato al Mef. Da un punto di vista industriale, sarebbero state sviluppate le sinergie con Msc sia per i passeggeri sia per il cargo.

Solo pochi giorni fa, invece, il ministero dell’Economia ha aperto la data room di Ita solo al gruppo Lufthansa, mentre Msc non è stata autorizzata a controllare i dati della compagnia di bandiera e per il Corriere della Sera “si sarebbe tirato indietro, facendo così venire meno l’asse con Lufthansa, anche perché infastidito per il clamore mediatico che ha coinvolto l’azienda della famiglia Aponte e per come è stato gestito il dossier”. Anche il fondo Certares, infine, non sarebbe più autorizzato ad accedere alla data room della compagnia di bandiera italiana.

Questa “apertura” del governo italiano a Lufthansa, però, potrebbe essere tutt’altro che decisiva, anche perché negli ultimi mesi (e prima di diventare presidente del Consiglio) Giorgia Meloni ha sempre criticato la scelta di consegnare Ita nelle mani  dei tedeschi.

In ogni caso, sempre secondo Il Corriere, ministero e Lufthansa starebbe ragionando su una cessione “del 65-70% delle quote di Ita Airways, lasciando il restante 30-35% nelle mani pubbliche con una transazione stimata attorno ai 600 milioni di euro per la vendita del pacchetto di maggioranza, includendo qui anche i 250 milioni di terza tranche di aumento di capitale”.

 

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