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Vendita Ita, presidenza di Altavilla in bilico

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Mentre procedono le trattative tra Certares e il ministero dell’Economia e Finanze per la vendita del 50% più una delle azioni di Ita Airways, esplode il caso delle diatribe interne dentro al cda della compagnia tricolore: al centro ci sarebbe il ruolo e le azioni del presidente, Alfredo Altavilla.

Secondo il Corriere della Sera, infatti, i sei consiglieri d’amministrazione dimissionari “hanno chiesto con una comunicazione inviata venerdì pomeriggio di integrare l’ordine del giorno (del consiglio di amministrazione previsto per il 12 ottobre, ndr) inserendo come tema la redistribuzione delle deleghe collegate alla privatizzazione che oggi sono tutte in mano al presidente di Ita Alfredo Altavilla. Uno scontro al vertice che viene interpretato dagli addetti ai lavori come un tentativo di mettere all’angolo Altavilla”.

Gli attriti interni alla dirigenza di Ita – soprattutto tra l’ad Fabio Lazzerini e il presidente – erano già traplati nel corso della prima parte dell’anno in corso. Ora però i membri del cda accuserebbero Altavilla “di non aver reso accessibili le informazioni più sensibili di Ita (la profittabilità rotta per rotta) ad alcuni dei componenti della cordata guidata da Certares in gara per la privatizzazione — e cioè ai partner commerciali Delta Air Lines e Air France-Klm“.

Gli altri esponenti del board di Ita, oltre ai sei dimissionari, sono proprio Altavilla, l’ad Fabio Lazzerini e la consigliera Frances Ouseley.Sempre secondo il Corsera, ad oggi l’ordine del giorno del cda non sarebbe stato rivisto, ma la tensione rimane alta; nonostante sia compito del Mef quello di vagliare l’operato del presidente e attuare eventuali contromisure.

I disaccordi in seno ai vertici Ita, però, potrebbero avere ricadute negative sulle trattative che al momento vedono Certares attribuire alla compagnia di bandiera un valore di 700 milioni di euro (il fondo pagherebbe circa 350 milioni di euro e investirebbe poi altri 600 milioni).

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