Verso la staffetta Alitalia-Ita, ma la Cig andrà avanti

by Redazione | 22 Luglio 2021 10:42

Alitalia avvia il percorso verso il passaggio di testimone a Ita e lo fa partendo da altri dodici mesi di cassa integrazione per i dipendenti. Mercoledì 21 luglio, infatti, i tre commissari del vettore in amministrazione straordinaria – Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso – hanno incontrato i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta e Fnta aggiornandoli sui prossimi passi di avvicinamento alla fatidica data del 15 ottobre 2021. Da quel giorno, infatti, la newco Ita dovrebbe decollare ufficialmente mentre Alitalia avrà cessato le sue operazioni il giorno precedente.

Nel dettaglio, secondo quanto riporta l’Ansa, i commissari di Alitalia avvieranno a breve la procedura di richiesta di proroga per ulteriori 12 mesi della cassa integrazione per i lavoratori di Alitalia: la scadenza, infatti, al momento è prevista per il 23 settembre 2021.

Inoltre i commissari avrebbero rassicurato le sigle sindacali sugli stipendi di questo mese che saranno erogati regolarmente martedì 27 luglio per i circa 10.100 dipendenti. Una novità questa, rispetto ai preoccupanti ritardi avvenuti in primavera.  Secondo il Corriere della Sera, però, questa insolita puntualità sarebbe dovuto a due fattori: l’arrivo dei 100 milioni di prestito statale nelle casse di Alitalia in a.s.; e la ritrovata liquidità dovuta ai buoni risultati operativi della stagione estiva.

Relativamente al passaggio da Alitalia a Italia Trasporto Aereo, infine, i commissari hanno sottolineato che prepareranno quattro nuovi bandi di gara pubblica per la cessione degli asset che riguarderanno nell’ordine: la vendita del marchio Alitalia, la cessione del programma fedeltà MilleMiglia, il reparto handling e quello della manutenzione. Per la parte aviation, come già annunciato, è prevista la trattativa diretta per la vendita a Italia Trasporto Aereo.

Nel frattempo spunta la richiesta di referendum lanciata dal “Comitato Tutti A Bordo – No al piano Ita” a cui partecipano – secondo l’Ansa –  in maniera trasversale lavoratori e lavoratrici Alitalia delle diverse categorie. Il comitato avrebbe già raccolto il 30% delle firme dell’organico del vettore in a.s. (percentuale minima richiesta in tali occasioni) per chiedere un referendum prima della firma di qualsiasi accordo sindacale.

“Un traguardo che ha coinvolto tutte le categorie della compagnia, volo, handling e manutenzione – riporta la nota del Comitato – che si sono mobilitate per firmare e far firmare i colleghi nei vari settori, con l’obiettivo di chiedere alle organizzazioni sindacali che qualsiasi accordo, con implicazioni verso il futuro occupazionale e salariale del personale Alitalia, sia preventivamente sottoposto al consenso delle lavoratrici e dei lavoratori. Nei prossimi giorni verranno inviate le lettere di richiesta alle varie organizzazioni sindacali mentre continueremo la raccolta nel tentativo di raggiungere il 50% delle firme dell’organico. Facciamo infine appello all’opinione pubblica e alle altre realtà lavorative in lotta per sostenere la nostra battaglia a difesa dell’occupazione e della storia della compagnia di bandiera”, conclude la nota del comitato.

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