Viva Wyndham e il record dominicano: “Nel 2022 superati i livelli pre Covid”

by Maria Grazia Casella | 18 Ottobre 2022 11:07

Al giro di boa dei primi 35 anni dalla fondazione, Viva Resorts festeggia la ripresa del mercato italiano ed europeo con dati di occupazione decisamente positivi e incassa la rinnovata fiducia da parte degli operatori. Primo fra tutti il Gruppo Alpitour, che attraverso i suoi vari brand detiene cinque resort in esclusiva per l’Italia.

Particolarmente brillanti sono state le performance dei Viva Resorts in Repubblica Dominicana, che con la presenza di cinque strutture rappresenta il core business della catena alberghiera. Guidano la classifica le strutture di Bayahibe, Viva Wyndham Dominicus Beach e Viva Wyndham Dominicus Palace, che nei primi otto mesi dell’anno hanno registrato un’occupazione del 92%, con una buona percentuale di arrivi dall’Europa, in particolare da Italia, Francia e Germania.

«Comparando i dati gennaio-agosto, la Repubblica Dominicana ha ampiamente superato nel 2022 i dati del 2019 (4,9 milioni di arrivi contro 4,6); questo dato nazionale si specchia in quelli della nostra azienda – afferma Ettore Colussi, presidente Viva Resorts – Constatiamo che la destinazione non “passa di moda”, anzi crea repeaters; il Paese offre esperienze e paesaggi variegati e noi ci impegniamo incessantemente per rinnovare e potenziare le nostre proprietà, in termini di infrastrutture e di servizi. Per la prima volta nella nostra storia abbiamo chiuso i resort durante il lockdown; abbiamo reagito allo shock – non era mai accaduto in 35 anni – sfruttando il tempo per modificare, rinnovare, abbellire, studiare come evolvere. In una seconda fase abbiamo modificato le partnership commerciali, aprendoci ai mercati internazionali che via via potevano tornare a viaggiare. È stato bellissimo renderci conto che appena possibile, le persone sceglievano Dominicana».

Ottimi consensi hanno riscosso anche il Viva Wyndham Tangerine a Cabarete, soprattutto grazie a Germania, Stati Uniti, Canada e al mercato locale; il V Heavens a Puerto Plata, che ha avuto un buon marketshare da gennaio ad aprile fra Europa, Stati Uniti e Dominicana; e in particolare l’adults only Viva Wyndham V Samaná, che con un’occupazione media dell’85% ha superato in alcuni momenti i numeri del 2019. Un risultato supportato anche dalla proficua collaborazione che il resort ha da anni con le case di produzione cinematografiche e televisive, attratte dal connubio fra la natura eccezionalmente rigogliosa della penisola di Samaná e il servizio fornito da Viva.

E pensare che «Viva Wyndham V Samaná era stato per noi una scommessa – commenta Dominique Colussi, vice president of development Viva Resorts –Quando lo abbiamo aperto nel dicembre 2015, non sapevamo se il prodotto sarebbe riuscito a rimanere operativo 12 mesi l’anno: la località non è di massa, il segmento solo adulti è di nicchia. Invece il prodotto, che rappresenta il top della nostra gamma, è piaciuto moltissimo, al punto che abbiamo deciso di ampliarlo».

Entro novembre saranno infatti inaugurate 78 nuove sistemazioni, un ristorante a buffet ampliato rispetto al precedente e un beach club ancora più ampio.
«Raccogliamo i frutti di quando seminato durante gli ultimi due anni – aggiunge Giuliana Carniel, vice president sales and revenue management Viva Wyndham Resorts – Non ci siamo mai arresi e ci siamo mantenuti sempre attivi, flessibili, aperti a nuove realtà, come ad esempio quelle dell’accoglienza di produzioni di film e reality, una dimensione a sé che però ha contribuito a sostenere i nostri resort a Samaná e Cabarete».

Un piano di rinnovamenti a livello strutturale e di interior design ha interessato anche Viva Wyndham Maya e Viva Wyndham Azteca, le due strutture sulla messicana Riviera Maya, che grazie a investimenti congiunti con il Gruppo Alpitour si punta a riposizionare ai vertici delle preferenze degli italiani. Mentre alle Bahamas, da sempre considerate una meta estiva per via della stagionalità del volo diretto da Milano, il Viva Wyndham Fortuna Beach è oggetto del restyling della lobby, la trasformazione del ristorante asiatico in messicano, della discoteca in sports bar, e l’apertura di nuovi campi da pickleball. Un’attenzione particolare è poi dedicata al tema della sostenibilità, con azioni volte alla tutela dell’ambiente, sostegno alle comunità locali, istruzione e formazione nei territori, che in Repubblica Dominicana potrebbero presto confluire in una più strutturata Fondazione.

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