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Voli cancellati, rischio
rimborso delle fee d’agenzia

commissione europea Bruxelles

Nuova tegola in agguato sulla testa delle agenzie di viaggi europee, tra le quali montano rabbia e apprensioni per un voto in Parlamento Ue relativo a due proposte presentate dalla Commissione Trasporti e Turismo da inserire nella riforma dei diritti dei passeggeri e che intendono estendere il diritto al rimborso a favore del passeggero anche delle commissioni di intermediazione a causa della cancellazione del servizio di trasporto.

Nelle intenzioni dell’organismo Ue c’è la volontà di rafforzare l’applicazione dei diritti dei passeggeri esistenti in tutte le modalità di trasporto, e stabilire nuovi diritti per i cosiddetti “viaggi multimodali” che coinvolgono più operatori. Tra i loro obiettivi, queste proposte mirano soprattutto a chiarire e semplificare la procedura di rimborso, in particolare quando i biglietti vengono acquistati tramite intermediari, e a stabilire procedure e scadenze chiare per i rimborsi da parte dei vettori ai passeggeri tramite intermediari.

Ma la Commissione Trasporti e Turismo è andata decisamente oltre, suggerendo con queste proposte che i passeggeri abbiano diritto al rimborso completo del prezzo del biglietto, inclusa la commissione di intermediazione addebitata dall’intermediario, in caso di cancellazione di un servizio di trasporto. Per gli adv intermediari questa impostazione li obbligherebbe a rimborsare le commissioni per i servizi già resi, pur non avendo alcun controllo sul servizio di trasporto.

In una nota ufficiale l’Ectaa – che rappresenta oltre 80mila imprese di viaggi in Europa – esprime una forte preoccupazione: “Il diritto al rimborso delle commissioni di intermediazione minaccia la redditività delle agenzie di viaggi, il cui 98% è costituito da microimprese o piccole e medie imprese. È importante comprendere che gli intermediari, come le agenzie di viaggi, non percepiscono commissioni, o ne ricevono solo minime, non redditizie, dagli operatori aerei e ferroviari. Di conseguenza, devono addebitare ai clienti una commissione di intermediazione per sostenere i propri servizi”.

Nella nota l’Ectaa spiega che la fee d’agenzia copre in realtà una serie di attività essenziali tra cui la messa in contatto dei viaggiatori con i vari fornitori di servizi, l’offerta di diverse opzioni di viaggio, nonché la gestione delle prenotazioni e delle richieste di servizio con tutto il processo booking a carico dell’agenzia: “Gli agenti – si legge nella nota Ectaa – forniscono inoltre preziose competenze, consulenza e supporto durante l’intero processo di pianificazione e prenotazione del viaggio. I loro servizi includono l’elaborazione dei pagamenti, l’emissione dei biglietti, la gestione di modifiche o cancellazioni e la gestione dei rimborsi. Tutti questi servizi sono forniti indipendentemente dal servizio di trasporto sottostante e devono essere retribuiti dal cliente, indipendentemente dal fatto che il servizio prenotato venga cancellato. È importante sottolineare che gli agenti di viaggi non hanno alcun controllo sul servizio di trasporto effettivo e non dovrebbero subire perdite finanziarie qualora i vettori non adempiano ai propri obblighi contrattuali».

Nel ribadire la netta opposizione riguardo queste proposte, il presidente di Ectaa, Frank Oostdam, osserva: «È ingiusto richiedere agli intermediari di rimborsare la loro commissione di intermediazione quando l’agenzia di viaggi ha già fornito il suo servizio, che è distinto dal servizio di trasporto. Richiedere agli intermediari di rimborsare le loro commissioni quando il vettore non esegue il servizio di trasporto li penalizzerebbe ingiustamente per circostanze totalmente indipendenti dalla loro volontà».

L’Ectaa ha esortato la Commissione Trasporti e Turismo a riconsiderare gli emendamenti di compromesso e a garantire che le commissioni di intermediazione rimangano non rimborsabili quando l’intermediario ha adempiuto ai propri obblighi contrattuali. Un equo compenso per i servizi resi è essenziale per mantenere un mercato dei viaggi sano e competitivo in Europa.

IL COMMENTO DI FTO-CONFCOMMERCIO

Fto – Federazione Turismo Organizzato, in seno a Confcommercio, ha definito la mossa della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo un vero e proprio attacco agli agenti di viaggi: “La misura è ingiusta e pericolosa – spiega l’associazione – Le agenzie non ricevono commissioni dai vettori e sopravvivono grazie a un compenso diretto del cliente per servizi svolti indipendentemente dal trasporto. Anche se il treno o l’aereo non parte, l’agente ha fatto il suo lavoro”.

«Se la proposta passerà sarà l’ennesimo colpo al nostro settore. È incomprensibile, incoerente, inaccettabile», ha detto il presidente Franco Gattinoni.

L’associazione chiede dunque il ritiro della proposta: “difendere gli agenti di viaggi significa difendere il diritto a un turismo sicuro, competente e professionale”.

COSA È STATO PROPOSTO

In particolare le modifiche proposte riguardano l’introduzione del modulo unico per i rimborsi che può essere anche precompilato, da inviare entro 48 ore dal disservizio. A quel punto gli intermediari che hanno venduto il biglietto sarebbero obbligati al rimborso entro 14 giorni, con la compagnia aerea a subentrare entro 7 giorni. Le modifiche introdurrebbero anche l’opzione, per l’accompagnatore, di riservare gratuitamente un posto accanto ai bambini se di età inferiore ai 12 anni, come anche la possibilità di portare gratuitamente a bordo un piccolo bagaglio a mano di peso fino a 7 kg. Verrebbe inoltre introdotto l’obbligo tassativo per gli intermediari di indicare prezzo totale, commissioni e modalità di rimborso.

Nel testo di riforma è stata anche introdotta maggiore chiarezza alla voce “circostanze eccezionali” che giustifichino il rifiuto della compensazione: ne vengono escluse, ad esempio, le proteste del personale della compagnia aerea.

Infine per i viaggi multimodali, la Commissione ribadisce il diritto alle tutele del caso in caso di mancate coincidenze per chi acquista biglietti per spostamenti aereo-aereo, aereo-treno, aereo-bus. Per chi acquista dallo stesso operatore una soluzione combinata di viaggio, in caso di collegamento mancato che comporta ritardi di almeno 60 minuti, vanno offerti al passeggero pasti, ristoro e un soggiorno in hotel gratuitamente, se necessario.

Ora la parola spetta all’Aula. In occasione della sessione plenaria di luglio (7-10) il testo dovrebbe approdare per un voto definitivo che aprirebbe la strada ai negoziati inter-istituzionali con il Consiglio dell’Ue.

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