Voli e crociere in fuga dall’uragano Irma

by Redazione | 7 Settembre 2017 14:38

Voli e crociere a rischio in tutta la regione dei Caraibi a seguito dell’uragano Irma, ormai elevato dalle autorità alla categoria 5 (la più rischiosa), che dopo i Caraibi colpirà anche la Florida. Uno dei più potenti degli ultimi 80 anni, con i suoi venti fino a 295 chilometri orari, che ha già provocato dieci morti, di cui sei a St. Maarten, secondo fonti ufficiali di Guadalupe, territorio francese d’Oltremare. «Il bilancio sarà crudele», ha dichiarato lo stesso presidente Emmanuel Macron, attivando a Parigi l’unità di crisi.

MSC CAMBIA ROTTA. In una nota diramata nelle scorse ore, Msc Crociere ha precisato che la tempesta «sta fortemente interessando le operazioni navali su tutta la regione caraibica». Msc Divina, dopo aver fatto sbarcare i passeggeri a Miami, «si dirigerà a Cozumel (Messico), al di là dell’area interessata dall’uragano, consentendo agli ospiti che decideranno di restare a bordo di continuare la crociera. La nave resterà ormeggiata in banchina fino a quando non sarà possibile tornare a Miami in totale sicurezza. Gli ospiti sbarcati giovedì riceveranno un rimborso per i due giorni “persi” della loro vacanza in crociera e, inoltre, avranno anche un buono per uno sconto del 25% sul prezzo di una futura crociera. Anche gli ospiti che continueranno la crociera, dopo lo scalo a Miami, avranno lo stesso buono sconto. A causa dell’arrivo di Irma sulla costa sud della Florida, sarà impossibile completare le operazioni di imbarco e sbarco previste per sabato 9 settembre. Per questo motivo è stata presa la difficile decisione di annullare la prossima crociera in partenza quel giorno. Gli ospiti che hanno prenotato questa crociera avranno la possibilità di essere riprotetti su un’altra crociera Msc oppure potranno scegliere di ricevere il rimborso completo del viaggio più un buono sconto del 25% sul prezzo di una crociera futura».

Per quanto riguarda Cuba, invece, «il porto de L’Avana potrebbe interrompere le operazioni da venerdì in poi, impedendo quindi le procedure di imbarco e sbarco di Msc Opera previste per sabato 9 settembre. Per questo motivo abbiamo deciso di estendere la permanenza di Msc Opera a Cozumel (Messico) fino a domenica, quando la crociera finirà. Le operazioni di imbarco e sbarco si svolgeranno quindi a Cozumel in quel giorno. Msc Crociere organizzerà trasferimenti da Cozumel all’Aeroporto di Cancun sia in andata che ritorno per consentire ai nostri ospiti di tornare a casa e ai nuovi di raggiungere la nave prima dell’inizio della crociera. MSC Crociere sta fornendo tutta l’assistenza necessaria per quegli ospiti che hanno la necessità di riprenotare i voli».

CARNIVAL, NORWEGIAN E ROYAL CARIBBEAN. Sempre sul fronte delle crociere, Carnival, Norwegian Cruise Line e Royal Caribbean hanno annunciato cancellazioni e deviazioni degli itinerari per l’uragano che, attraversando i Caraibi, si sta dirigendo verso Cuba, Porto Rico e la Florida.
In particolare, stando a quanto riportato da Cnn Money, Carnival ha annullato due crociere alle Bahamas da Miami e ha modificato la rotta di altre cinque. Norwegian, da parte sua, ha cancellato due itinerari alla volta di Bahamas e Caraibi, sempre da Miami, accorciandone altri due. Tre cancellazioni anche per Royal Caribbean (due per Bahamas e una per Cuba), che ha rinviato al dopo-Irma il ritorno alla base di altre tre crociere.

Forte l’effetto dell’uragano anche sulle quotazioni in Borsa delle azioni dei tre Gruppi, che già martedì scorso avevano perso il 3%, crollando ulteriormente nei giorni successivi. Inoltre, tutte  e tre le compagnie hanno previsto il rimborso totale per le crociere cancellate e quello parziale, o in alternativa crediti da spendere in futuro, per gli itinerari ridotti a causa dell’uragano.
Irma, tra l’altro, si è abbattuto sui Caraibi pochi giorni dopo la decisione di Carnival di donare 1 milione di dollari per aiutare le vittime dell’uragano Harvey, che ha devastato il Texas la scorsa settimana.

BRITISH SOSPENDE I VOLI. Per quanto riguarda le compagnie aeree, se le inglesi British Airways, Virgin Atlantic, Thomson e Thomas Cook hanno già sospeso le loro operazioni per le zone interessate dall’uragano, in un suo statement Alitalia informa che«i passeggeri in possesso di un biglietto – acquistato entro il 6 settembre incluso – per volare da e per Miami o da e per L’Avana fino al 12 settembre, possono modificare la prenotazione gratuitamente e senza penali nella stessa classe di viaggio, o chiedere il rimborso del biglietto entro il 15 settembre».

DESTINAZIONI COLPITE. A Porto Rico e Bahamas si contano i danni provocati da Irma. «A Grand Bahama si contano perdite che vanno dai 60 ai 600 milioni di dollari – ha detto alla Cnn Hugh Riley, segretario generale di Caribbean Tourism Organization – ma ciò non significa che siamo chiusi e non accogliamo i turisti». Turisti che arrivano nell’arcipelago per tre quarti dalla Florida, dove l’uragano ha già cominciato a imperversare, dopo aver toccato anche Barbuda e Antigua, oltre alla Repubblica Dominicana e Haiti.

La foga dell’uragano non ha risparmiato neanche lo scalo di St. Maarten, l’isola situata a circa 240 km di distanza da Porto Rico, nella sezione nord-orientale dei Caraibi, dove Donald Trump ha una villa di lusso. Qui il vento a 300 km orari e la pioggia battente hanno causato ingenti danni all’aeroporto Principessa Juliana. Molti finger sono stati scaraventati a terra, diverse barriere di protezione piegate e distrutte, mentre buona parte dell’area dei check-in è stata allagata. «Ci dispiace per tutti gli inconvenienti causati, ma la nostra priorità è la sicurezza di tutti. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi», ha scritto in una nota il responsabile dell’aeroporto Michel Hyman.

GIAMAICA IN SALVO. Nessun problema, invece, per la Giamaica. In una nota, infatti, il Jamaica Meteorological Service informa che, al momento, «non si prevede che la tempesta possa avere effetti significativi sul territorio giamaicano sebbene bande di sistemi nuvolosi potrebbero muoversi sull’isola tra venerdì e sabato portando abbondanti precipitazioni. Secondo i modelli previsionali elaborati, la possibilità che la Giamaica sia colpita nella giornata di sabato dalla tempesta tropicale e dai relativi venti è del 12%. Le previsioni meteo per domenica e l’inizio della settimana successiva mostrano un generale miglioramento a causa dell’allontanamento di Irma dalla zona dei Caraibi, mentre tutti gli aeroporti in Giamaica al momento funzionano normalmente e non sono previste chiusure».

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