Neanche il tempo di poggiare tutte e due le ruote del carrello sulla pista che, accade sempre più spesso, qualche passeggero è già in piedi pronto a guadagnare la pole position per l’uscita, o è già al telefono per avvisare che è arrivato sano e salvo.
Ormai sarà capitato a tutti di viaggiare con passeggeri indisciplinati (vedi anche la campagna Enac dal nome F-Air Play) che, ignorando deliberatamente le istruzioni dell’equipaggio, si slacciano le cinture prima dell’atterraggio, iniziano ad alzarsi e ad aprire le cappelliere per tirare giù il proprio bagaglio, mentre l’aereo è in fase di rullaggio, oppure accendono il telefono con l’aereo ancora in volo che si avvicina alla pista per l’atterraggio. Atteggiamenti pericolosi, oltre che fastidiosi, che in Turchia non saranno più consentiti.
Nel Paese sono appena entrate in vigore nuove regole che vietano ai passeggeri di alzarsi dal proprio posto prima che l’aereo sia completamente fermo e il segnale delle cinture di sicurezza sia spento.
La Direzione generale dell’aviazione civile turca (Dgca) ha imposto sanzioni fino a circa 2.600 lire turche, equivalenti a circa 60 euro, per chi non rispetta questa disposizione.
L’equipaggio di bordo d’ora in poi leggerà in più lingue ai passeggeri un avviso molto chiaro in cui si ribadisce che è severamente vietato alzarsi, aprire gli scomparti o occupare il corridoio prima che l’aereo abbia raggiunto il sito di parcheggio e il segnale sia stato spento.
ll Dgca motiva la stretta con un “aumento di casi” di passeggeri che ignorano le regole, creando disordine e potenziali rischi. “Dalle segnalazioni ricevute e dai controlli effettuati si è osservato un aumento di casi in cui i passeggeri si alzano, accedono al corridoio o aprono le cappelliere prima che l’aereo raggiunga la posizione di parcheggio e prima che le luci delle cinture siano spente”, si legge nella circolare firmata dal direttore generale Kemal Yüksek.
Di passeggeri che non seguono le regole di bordo ne sa qualcosa Ryanair che in più occasioni ha dovuto forzatamente deviare il volo a causa del comportamento molesto dell’ospite fino al caso limite del 9 aprile 2024 sfociato in una richiesta di risarcimento al passeggero da parte della compagnia irlandese di 15mila euro: il volo in partenza da Dublino per Lanzarote era stato deviato a Porto a causa dell’atteggiamento “imperdonabile” e “violento” della persona, secondo quanto riportato dalla compagnia, che aveva causato ai 160 passeggeri a brodo disagi e soprattutto la perdita di una giornata di vacanza

