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Voli, proposta Iata: “Piloti in pensione a 67 anni”

Piloti adobe

Alzare di due anni il limite d’età per i piloti di voli commerciali (anche) per sopperire alla mancanza di giovani. L’associazione internazionale del trasporto aereo (Iata), che rappresenta oltre 300 compagnie aeree e più dell’80% del traffico aereo globale, ha presentato alla 42ª assemblea dell’organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao) la richiesta di innalzamento del limite d’età da 65 a 67 anni per i piloti di voli commerciali.

La proposta, basata – ha scritto la Iata nel suo working paper – su anni di dati e tendenze sanitarie globali, è anche in risposta alla necessità di 660mila nuovi piloti e un milione di assistenti di volo nei prossimi 20 anni, emersa da un recente rapporto di Boeing, viste le prospettive di crescita dell’industria dell’aviazione.

Iata sostiene che nei Paesi in cui i limiti di età sono già stati innalzati, come Canada, Australia e Nuova Zelanda, non si è registrato alcun aumento di incidenti o problemi medici a bordo. Nella proposta si sottolinea che la presenza di un pilota in cabina di età superiore ai 65 anni andrebbe accompagnata da quella di un pilota con un’età inferiore.

Attualmente, l’età massima per l’impiego è di 65 anni in tutto il mondo, tranne che in Australia, Austria, Brasile, Canada, Costa Rica, Nuova Zelanda, Russia, Senegal e Ucraina. L’età massima è stata innalzata da 60 a 65 anni nel 2006.

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