Con circa 300 milioni di fatturato e 21 milioni di biglietti emessi – secondo i dati elaborati dalla Siae – il settore dei parchi di divertimento conferma lo stato di buona salute. Ma la fotografia più nitida verrà svelata con l’Osservatorio Permanente che Assoparchi presenterà al Ttg Travel Experience di Rimini il prossimo 8 ottobre al convegno “Numeri, esperienze, futuro: il turismo che nasce dai parchi”. Evento che precede di un giorno il meeting annuale dell’associazione che raggruppa i principali parchi di divertimento italiani, programmato a Mirabilandia dal 9 al 10 ottobre prossimi.
Dati preliminari comunque eclatanti che confermano e rafforzano ulteriormente il legame che unisce da tempo l’industria dell’intrattenimento e quella del turismo. Come conferma anche Luciano Pareschi, presidente Assoparchi: «I dati Siae fotografano la biglietteria, che è solo una parte del valore complessivo: ogni parco alimenta un ecosistema di servizi che generano ulteriore valore economico e occupazionale. Uno degli obiettivi di questo Osservatorio è proprio la quantificazione del moltiplicatore che determina l’indotto totale. Ad oggi stimiamo un coefficiente pari a 8/10 volte il fatturato del singolo parco, in linea con le principali attrazioni turistiche, come terme e monumenti ».
Il convegno, dunque, non sarà soltanto l’occasione per quantificare, attraverso un’analisi strutturata rafforzata dai dati statistici, l’effettivo valore dell’indotto generato dai parchi, ma offrirà anche l’opportunità per stimolare il dibattito tra istituzioni, imprese e mondo della ricerca.
«I parchi divertimento hanno un ruolo centrale nel turismo – aggiunge Maurizio Crisanti, direttore AssoParchi – come attrattori o, nel caso delle formule Park & Resort, vere e proprie destinazioni. Diventa quindi essenziale riconoscere il contributo che possono offrire al comparto: dalla promozione dei territori alla loro riqualificazione, dalla delocalizzazione dei flussi alla destagionalizzazione. Si tratta di fattori chiave per delineare le prospettive future del turismo».



