Clausole scorrette ai sensi della legge tedesca sulla concorrenza sleale. È il verdetto del Tribunale di Berlino, che il 26 novembre ha emesso l’inibitoria definitiva – accolta con favore da Ryanair – in seguito alle sue conclusioni dell’ottobre 2024, secondo le quali diverse clausole del programma eDreams Prime risultavano “illecite”, “ingannevoli” e in violazione del “principio di trasparenza” previsto dalla normativa a tutela dei consumatori in vigore in Germania.
Il provvedimento – emanato dopo che eDreams ha accettato di correggere le violazioni al principio di trasparenza individuate da Ryanair – vieta all’agenzia di viaggi online di omettere l’indicazione del momento in cui potrebbero verificarsi aumenti del costo di Prime, di imporre condizioni che implichino che la prosecuzione dell’utilizzo di Prime equivalga ad accettare questi rincari e di formulare affermazioni ingannevoli relative ai risparmi.
La soddisfazione di Dara Brady, chief marketing officer di Ryanair: «Accogliamo con favore la decisione del Tribunale Regionale di Berlino di emettere un’inibitoria definitiva che impedisce a eDreams di utilizzare termini e condizioni di eDreams Prime che il Tribunale ha già ritenuto “illeciti” o “ingannevoli”, nonché termini che il Tribunale ha considerato in violazione dei “requisiti di trasparenza” previsti dalla normativa tedesca a tutela dei consumatori».
«Ryanair – conclude Brady – invita nuovamente le Autorità europee per la protezione dei consumatori a intervenire con urgenza per tutelare gli stessi in tutta Europa, applicando standard di trasparenza e protezioni che siano all’altezza degli elevati livelli garantiti dai partner Ota di Ryanair».



