India, IndiGo dovrà tagliare il 10% delle rotte

India, IndiGo dovrà tagliare il 10% delle rotte
10 Dicembre 12:06 2025

L’India ha chiesto a IndiGo di tagliare il 10% delle sue rotte aeree, mentre la compagnia aerea si trova ad affrontare il caos provocato dalle migliaia di cancellazioni avvenute negli ultimi giorni.

La misura «contribuirà a stabilizzare le operazioni della compagnia aerea e porterà a una riduzione delle cancellazioni», ha dichiarato il ministro dell’aviazione civile indiano, Ram Mohan Naidu Kinjarapu, in un post sui social media. L’autorità di regolamentazione ha chiesto alla compagnia aerea di presentare un nuovo scheduling.

La direttiva fa parte di una serie di azioni intraprese dalle autorità indiane a seguito del caos vissuto negli aeroporti: IndiGo ha cancellato oltre 3.000 voli, dal mercoledì della scorsa settimana. Il governo ha anche avviato un’indagine sulle cause per cui la compagnia aerea, che controlla circa due terzi del mercato dell’aviazione nazionale, si è trovata in questa situazione difficile.

IndiGo ha affermato che la causa delle interruzioni è stata l’aumento della congestione nel sistema di trasporto aereo, l’introduzione delle regole sul riposo dei piloti dal 1° novembre, piccoli problemi tecnici e condizioni meteorologiche avverse. La compagnia aerea operava oltre 2.200 voli al giorno, prima che si scatenasse il caos.

La riduzione delle rotte durante l’inverno potrebbe causare ulteriori problemi ad alcuni viaggiatori, poiché compagnie aeree come Air India, Akasa Air e SpiceJet non dispongono della capacità extra per compensare la rimozione dei servizi IndiGo su alcune rotte.

IL DUOPOLIO

Il caos aereo innescato negli ultimi giorni dalla più grande compagnia aerea indiana ha sollevato interrogativi su come un settore sia arrivato a essere dominato da un’unica compagnia e sui rischi a cui si va incontro. A parlarne è Bloomberg News.

IndiGo controlla due terzi del mercato dell’aviazione nazionale indiana, operando circa 2.200 voli al giorno. La compagnia aerea low cost non è riuscita a prepararsi in tempo alle nuove norme governative che concedono ai piloti più tempo per riposare, e questo ha provocato una carenza di personale, la scorsa settimana, che ha costretto la compagnia aerea a cancellare, come detto, oltre 3.000 voli nell’arco di pochi giorni, con un impatto su mezzo milione di viaggiatori e una perdita di miliardi di dollari in termini di valore azionario della società.

I partiti di opposizione, gli esperti del settore e gli economisti affermano che il fiasco di IndiGo evidenzia un problema più profondo nel settore dell’aviazione, ovvero la concentrazione del mercato: IndiGo ha una quota di mercato del 65,6%; il suo principale concorrente, Air India Group, ha il 25,7%. Questo significa che il settore opera quasi come un duopolio. In qualsiasi settore in cui la concorrenza è limitata, i consumatori tendono a subire perdite a causa di prezzi più elevati e servizi peggiori.

«Ciò ha un’enorme conseguenza per i consumatori, e a soffrirne sono soprattutto i consumatori indiani», ha affermato Rohit Chandra, professore associato di politiche pubbliche presso l’Indian Institute of Technology di Delhi. “IndiGo mette in luce questo aspetto».

UNA PARTITA POLITICA

I partiti di opposizione affermano che la crisi di IndiGo è il risultato della concentrazione del mercato e che il governo dovrebbe adottare misure più incisive per contrastare questo tipo di predominio. «Il monopolio uccide la concorrenza. Offre un vantaggio sleale. Toglie parità di condizioni ai nuovi entranti», ha affermato Priyanka Chaturvedi, parlamentare e membro del partito Shiv Sena (Ubt).

Il governo indiano riconosce l’esistenza di un problema di concentrazione nel settore, ma ha criticato i gruppi di opposizione per aver politicizzato la questione. Il ministro dell’aviazione ha affermato che sta cercando di incoraggiare più compagnie aeree a entrare nel mercato, senza però fornire dettagli. Il settore ha spazio per almeno cinque grandi compagnie aeree, ha affermato.

L’industria aeronautica, in rapida espansione, è stata salutata dal primo ministro Narendra Modi come simbolo della crescita economica e della classe media indiana. Il numero di aeroporti in India è più che raddoppiato, da quando Modi è salito al potere nel 2014, con un aumento del numero di passeggeri aerei del 10-12% all’anno.

Il predominio delle due compagnie aeree indiane, però, non esisteva un decennio fa, quando più di nove operatori si spartivano il mercato. IndiGo era leader con solo il 36,8%, all’epoca.

Tutto è cambiato nel tempo, con il fallimento di diverse compagnie aeree a causa di piani di crescita troppo ambiziosi e di difficoltà finanziarie e di approvvigionamento. La crescita di IndiGo è stata organica, mentre le rivali Kingfisher Airlines, Jet Airways e GoAir hanno chiuso i battenti tra il 2012 e il 2023. I problemi finanziari continuano a perseguitare la terza compagnia aerea nazionale indiana, SpiceJet.

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