“Aeroitalia cambi nome”: i giudici danno ragione a Ita Airways

“Aeroitalia cambi nome”: i giudici danno ragione a Ita Airways
09 Giugno 09:48 2025

Cambio di logo e nome per Aeroitalia: il Collegio d’Appello del Tribunale di Roma, che ha stravolto l’esito del giudizio cautelare del primo grado, ha accolto la richiesta di Ita Airways di imporre ad Aeroitalia il cambiamento di nome, logo e marchio. Una sentenza clamorosa che fa tornare alla ribalta un contenzioso tra i più importanti della scena mediatica degli ultimi anni.

Nell’ordinanza cautelare — ripresa dal Corriere della Sera — si legge che “sia sotto l’aspetto letterale e fonetico sia sotto l’aspetto figurativo sussiste un elevato grado di somiglianza” tra i marchi di Alitalia e Aeroitalia. E per questo motivo viene disposta l’inibitoria a partire da gennaio 2026 in tutta l’Unione europea dell’uso del marchio denominativo e figurativo “Aeroitalia” e del segno costituito dalla lettera “A” tricolore stilizzata, oltre che di qualunque segno simile o comunque confondibile con i marchi registrati di titolarità di Ita

Ma prima ancora del 2026, Aeroitalia deve agire subito sul suo sito web. Il collegio infatti “dispone l’inibitoria, a partire dal quindicesimo giorno successivo alla notifica dell’ordinanza, in tutta l’Unione europea dell’uso del nome a dominio aeroitalia.com nonché di qualsiasi nome a dominio comunque confondibile con il marchio Alitalia e fissa una penale per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione o di inosservanza delle inibitorie che precedono di mille euro giornalieri”.

A questo punto appare ancora più sorprendente la replica dei vertici di Aeroitalia che stanno valutando l’eventualità di un ricorso e stanno seriamente considerando di trasformare questa decisione sfavorevole in opportunità, procedendo a un vero e proprio rebranding che potrebbe rivelarsi cruciale nella strategia di sviluppo del vettore.

Nella nota ufficiale diffusa da Aeroitalia si legge infatti: “Pur considerando infondata e strumentale l’azione legale promossa da Ita, Aeroitalia guarda avanti e riflette sulla possibilità di trasformare questa situazione in un’opportunità: un rebranding di portata internazionale che rispecchi l’evoluzione già in atto e la visione di crescita che la compagnia persegue da tempo».

E alle agenzie di stampa, l’amministratore delegato di Aeroitalia Gaetano Intrieri ha pure quantificato in 300mila euro il costo del rebranding, precisando però che i vertici del vettore stanno valutando attentamente con i propri consulenti legali i pro e i contro di un eventuale ricorso, concludendo poi il suo commento con una frase sibillina subito riportata dai media: «Tutto questo significa che in poche settimane dovremo cambiare nome e logo. È un colpo molto brutto per la nostra azienda, perché quel marchio è diventato oggi importante grazie al lavoro di tutti noi. Sono certo che supereremo anche questa, in questo strano Paese dove la meritocrazia non è premiante. Siamo già al lavoro per un nuovo nome».

IL COMMENTO DI ITA AIRWAYS

Sempre il Corriere riporta poi la reazione di Ita Airways: «Siamo molto soddisfatti dell’ordinanza pronunciata dal Tribunale di Roma, che conferma la bontà della nostra azione legale e delle argomentazioni che abbiamo sostenuto sin dall’inizio di questa vicenda – commenta Joerg Eberhart, amministratore delegato e direttore generale di Ita Airways – Il nostro unico obiettivo è stato e continua a essere la tutela del marchio Alitalia, asset di assoluto valore in termini economici e di attrattività a livello mondiale».

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Andrea Lovelock
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