Affitti brevi, impennata della domanda di soggiorni lunghi

16 Gennaio 10:08 2023 Stampa questo articolo

Forte aumento, pari al +30%, nelle richieste di soggiorni lunghi nel comparto degli affitti brevi che ormai da anni risulta in costante crescita. Inoltre, dall’analisi condotta da Halldis, società italiana che opera nel settore per conto di proprietari privati e istituzionali, il mercato torna a crescere anche in Italia e raggiunge livelli superiori a quelli del pre pandemia, con il comparto nazionale che rappresenta la terza piazza al mondo dopo Usa e Francia, e vale oltre 10 miliardi di euro (stima del 2021) e si appresta a superare tale risultato nel consuntivo 2022.

Dunque il fenomeno nuovo, per Halldis, è la crescita dei soggiorni nella formula degli affitti brevi per medi e lunghi periodi (mid long term), pari a più di 30 giorni e oltre di soggiorno, che dal 2021 al 2022 risulta con un incremento di oltre il 30%. Il che denota ulteriori prospettive per il mondo del vacation rental e altre opportunità di business per il ramo delle case sfitte e delle seconde case, che nel nostro Paese superano i sei milioni (dati Istat) e potrebbero essere messe a reddito dai proprietari.

Nel dettaglio dell’analisi di Halldis – che gestisce circa 1.000 proprietà tra appartamenti, palazzi e ville, in più di 120 località italiane ed europee – le prenotazioni per i soggiorni mid long term dal 2021 al 2022 passano da sei a 15 a Bologna, da otto a 46 a Firenze, da 28 a 117 a Roma e da 39 a 143 a Milano. Interessante il dato relativo alla durata media: Milano (109 giorni media), Roma (101), Bologna (85), Firenze (83); durata media che dal 2021 al 2022 diminuisce alquanto nel caso di Bologna (da 149 a 60 giorni), in modo moderato a Milano (da 129 a 125) e Roma (da 104 a 100), aumenta leggermente a Firenze (da 78 a 84). Dall’altra parte l’ADP (Average Daily Price, prezzo medio giornaliero) registra i seguenti valori: Milano (92 euro), Roma (87), Firenze (84) e Bologna (39 euro), cresce seppur in modo apprezzabile a Firenze (da 67 a 86 euro), modesto a Milano (da 93 a 95) e Roma (da 85 a 87), più sostenuto a Bologna (da 32 a 57 euro).

«Il Covid – dichiara Michele Diamantini, ceo Halldis – ha rappresentato un momento di pausa per il settore, ma la ripresa cui assistiamo, con un 2022 superiore ai dati pre pandemici, dimostra che la formula degli affitti brevi  presenta margini di crescita notevoli. La richiesta di affitti di medio lungo termine riflette il nuovo modo di vivere e lavorare: dallo smart working all’affermarsi del fenomeno del cosiddetto bleisure travel (dall’unione di business e leisure), il fatto cioè che un professionista decida di lavorare alcuni periodi dell’anno in un Paese straniero e porti con sé la famiglia, così da conciliare lavoro, relax e turismo di qualità. A maggior ragione ci saranno sempre più, da un lato la necessità di una gestione professionale degli immobili e delle proprietà, dall’altro la richiesta di abitazioni costruite e arredate per queste finalità, magari completate da parti comuni, servizi per le attività sportive delle famiglie e gli interessi culturali di ciascuno. Tale tendenza sarà assecondata non solo nei centri storici delle nostre città, ma in località secondarie, sui laghi o montagne minori, un ambito in cui spesso sono censite molte delle seconde case. È auspicabile pensare anche a forme flessibili di durata tra short e mid long term, a tutto vantaggio dei proprietari».

«L’incremento della richiesta di soggiorni di lungo medio termine – aggiunge Vincenzo Cella, managing director Halldis – va di pari passo con la ripresa del settore degli affitti brevi in generale e il fatto che le dinamiche tra durata media e prezzi si incrociano in modo coerente, con le prime che si riducono seppur di poco e i secondi che sempre in modo lieve maggiorano, indicano che questa tendenza sarà duratura. Ciò implica per noi gestori professionali la necessità di mettere a punto un modus operandi dedicato, che integri e vada oltre quello per gli short rental da meno di 30 giorni al solo weekend: un cliente che vuole una casa in affitto per un mese e più, necessita per esempio di un insieme di dotazioni più completo rispetto a quello di chi vi dimora il fine settimana. Anche i portali della distribuzione su cui ci appoggiamo sono differenti, spesso specifici e dedicati: è quindi necessaria una relazione particolare tra noi property manager e i canali».

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