Air France-Klm torna all’utile e corteggia Tap Portugal

20 Febbraio 07:00 2023 Stampa questo articolo

Dopo la grande crisi pandemica anche il Gruppo Air France-Klm torna all’utile nel 2022 facendo segnare oltre 700 milioni di euro di profitti a fronte delle perdite per 3,3 miliardi dell’anno precedente e dei 7,1 miliardi di due anni prima.

Un segnale di ripresa che viene accompagnato dalla conferma di un interesse del Gruppo per l’acquisizione di Tap Air Portugal. La compagnia aerea, infatti, sarà venduta dal governo lusitano e il ceo di Af-Klm, Benjamin Smith, ha reiterato il suo interesse proprio durante la presentazione del bilancio 2022.

QUARTO TRIMESTRE DA RECORD

Tornando ai dati, quindi, l’alleanza franco-olandese ha registrato un balzo del fatturato dell’84% a 26,4 miliardi di euro, realizzando un utile netto di 728 milioni. Il quarto trimestre spicca tra gli altri con i ricavi che hanno raggiunto i 7,1 miliardi (+47%).

L’utile operativo trimestrale è sceso a 134 milioni da 179 milioni, generando un margine dell’1,9%, ma è superiore alle attese. Il Gruppo ha poi registrato un utile netto di 496 milioni contro una perdita di 126 milioni nel quarto trimestre del 2021.

Secondo la nota della società, inoltre, nel 2022 i costi del personale sono diminuiti del 10% rispetto al 2019, principalmente grazie alle riduzioni dell’organico e agli aiuti governativi sui salari percepiti essenzialmente nel primo trimestre.

Solo pochi giorni fa, peraltro, la Commissione europea ha dato il suo via libera alla terza misura di sostegni francesi fino a 1,4 miliardi di euro in favore di Air France.

L’obiettivo del Gruppo è il rimborso integrale dei prestiti garantiti dallo Stato (circa 2,5 miliardi) entro la fine di aprile.

LA RISPOSTA A IAG E LUFTHANSA

Questa informazione è fondamentale per verificare l’effettiva possibilità i vedere Tap entrare nel Gruppo franco-olandese. Air France-Klm, infatti, non può acquisire quote di rilievo in altre compagnie aeree senza aver prima ripagato gli aiuti e i prestiti concessi durante la pandemia.

Allo stesso tempo, il consolidamento del settore aereo in atto in Europa non lascia molti margini ai grandi Gruppi. Se il Gruppo Lufthansa (che include Swiss, Austrian, Brussels e Eurowings) è in procinto di acquisire Ita Airways, la holding anglo-ispanica Iag (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus) è alle battute finali per comprare Air Europa.

Per Af-Klm, quindi, l’ingresso di Tap sarebbe strategico per le rotte verso il Brasile e per mantenere una posizione di forza anche sulle basi di San Paolo e Rio de Janeiro  come hub per le connessioni verso le altre destinazioni latinoamericane.

«Nonostante gli effetti della variante Omicron, la guerra in Ucraina, la situazione inflazionistica e i disagi operativi nei principali aeroporti internazionali la scorsa estate, il Gruppo e le sue compagnie aeree sono stati in grado di soddisfare con successo una forte domanda di viaggi – ha dichiarato il ceo di Air France-Klm, Benjamin Smith – Chiudiamo l’anno con un risultato netto positivo, segno che abbiamo voltato pagina e guardiamo al futuro con fiducia nella nostra capacità a fare fronte alle sfide che si presenteranno».

La capacità del Gruppo lo scorso anno è stata pari all’85% rispetto ai livelli pre Covid  con un load factor dell’84%. Af-Klm infine prevede una capacità del 90-95% nel primo e secondo trimestre 2023 e superiore al 95% nel secondo semestre dell’anno. Per l’intero anno, quindi, si stima una capacità variabile tra il 95% e il 100%, con il raggiungimento ufficiale dei livelli pre Covid nel 2024.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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