Air Italy, Dimitrov: «T.o. e agenzie primo interlocutore»

27 Settembre 12:01 2019 Stampa questo articolo

«Un elemento critico» all’interno di una strategia multicanale. Lo dice Morena Bronzetti, vice president sales and distribution della compagnia dallo scorso aprile. E lo ribadisce subito dopo il numero uno del vettore, Rossen Dimitrov: «Il trade è il nostro primo interlocutore commerciale». Con una serata in grande stile, Air Italy torna a presentarsi sul mercato di t.o., network e agenzie di viaggi, chiedendo anzi un aiuto per essere più di aiuto al canale B2B.

«Vogliamo supportare ed essere supportati, con un confronto continuo», prosegue il chief operating officer, che annuncia un rinnovato sforzo verso il trade fatto di educational, tariffe ad hoc e miglioramenti nella parte dedicata del sito. «Su alcune destinazioni deve ancora crescere il contributo dei nostri partner, ma ad esempio sulla Los Angeles e sulla Miami siamo già su ottimi livelli».

In attesa di capire come finirà la questione sulla continuità territoriale (per il momento Air Italy ha deciso di operare su Olbia fino al prossimo aprile, «Olbia è il quartier generale della compagnia e la connessione della Sardegna è per noi un obiettivo prioritario», ha dichiarato solo poche settimane fa il senior vice president marketing&corporate communications Brian Thomas Ashby), le prospettive sul lungo raggio parlano di nuove destinazioni invernali per Mombasa, Zanzibar, Tenerife e Maldive, mentre torneranno i voli da Milano Malpensa a Los Angeles, San Francisco e Toronto dal 29 marzo 2020.

Ma nel piano di espansione a medio-lungo termine c’è anche l’Asia, dove solo l’anno scorso erano stati cancellati dopo pochi mesi dall’avvio Mumbai e Delhi. «Come per altre destinazioni, penso al Canada (dove Air Italy voleva aprire anche Montreal), ci erano stati dati degli slot pessimi. Adesso l’India continua a rimanere un obiettivo della nostra strategia, ma prima dobbiamo costruire un network omogeneo che consenta di supportare le eventuali nuove rotte». Piuttosto, sottolinea ancora Dimitrov, la crescita nel Far East avverrà attraverso alleanze e codeshare. «Abbiamo firmato con Eva Air (che da marzo apre i collegamenti da Malpensa) e lo faremo a breve anche con altri vettori dell’area».

Bocche cucite invece sul possibile ritorno nei cieli dei tre Boeing 737 Max della compagnia. «Quando sarà ci faremo trovare pronti, in modo anche da gestire l’eventuale paura dei passeggeri a salire su quel tipo di aereo. Intanto, ci siamo cautelati sul mercato del leasing per sostituire gli aeromobili mancanti, sia per l’inverno, e se sarà il caso anche per l’estate».

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Giorgio Maggi
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