Allarme personale, la ricetta salva turismo del Wttc

Allarme personale, la ricetta salva turismo del Wttc
30 Marzo 07:00 2023 Stampa questo articolo

(AMSTERDAM) Nei prossimi dieci anni saranno circa 126 milioni i nuovi posti di lavoro generati dall’industria del turismo e il 65% di questi andrà ricercato in Asia, soprattutto tra i giganti Cina e India. A seguire l’Africa con l’11,8%, poi il Nord America con l’8% e l’Europa con un 6,9% (pari a quasi 9 milioni di posti di lavoro).

Ora la sfida è rendere di nuovo attrattivo il settore per i nuovi talenti e per le generazioni future superando così lo scoglio della carenza di personale che sta colpendo tutta l’industria a più livelli.

Secondo Andrew Brown, direttore regionale del Wttc (World Travel & Tourism Council) per Europa, Medio Oriente e Oceania, bisogna prima di tutto cambiare la reputazione e la percezione del turismo e poi agire in fretta con attività mirate.

La sfida dei 126 milioni di posti di lavoro

Brown, ospite del MarketHub 2023 di Hotelbeds, ha elencato sette punti utili «a migliorare l’immagine del travel presso i lavoratori, ma anche a migliorare le loro condizioni lavorative. I 126 milioni di posti di lavoro sono altrettante opportunità di talento e di sviluppo per veder eil turismo come una forza positiva di cambiamento e di miglioramento sociale ed economico», ha detto il manager.

Così, secondo il Wttc, occorre:

– facilitare la mobilità lavorativa;
– potenziare il lavoro da remoto e la flessibilità;
– offrire stipendi giusti e commisurati legati a benefici aggiuntivi e competitivi per i lavoratori del turismo;
– i governi devono incentivare lo sviluppo di nuove e specifiche competenze per la forza lavoro;
– promuovere le opportunità  di crescita e di carriera all’interno del settore;
–adottare soluzioni digitali e tecnologiche per semplificare il lavoro lasciando al fattore umano quel valore imprescindibile;
– rafforzare la collaborazione a tutti i livelli.

Con questa ricetta, quindi, il Wttc intende promuovere a governi e imprese un nuovo “patto” per le professioni turistiche che possa rispondere al cambiamento in atto, qnche perchè

«Il viaggiatore è cambiato e sta plasmando lui stesso la nuova era dei viaggi – ricorda Brown – Cerca la sostenibilità, la flessibilità, viaggi più lunghi e accorpa sempre di più lavoro e leisure, cerca ispirazione sui social, soprattutto su Instagram e Tik Tok».

Al tema della mancanza di addetti ai lavori nel turismo abbiamo dedicato la copertina e la notizia di apertura del Magazine di questa settimana dal titolo evocativo “Niente di personale”: CLICCA QUI PER SFOGLIARE IL GIORNALE ONLINE.

 

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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