Asta Valtur, si aprono le buste. Sit-in degli ex dipendenti a Milano

02 Luglio 17:27 2018 Stampa questo articolo

“Valtur, un marchio senza la storia è un corpo senza anima”. È lo slogan che animerà il sit-in convocato dai lavoratori Valtur martedì alle 10, sotto lo studio del commissario in Via Podgora 11, a Milano. È solo l’ultima delle iniziative dei dipendenti del t.o., il cui marchio è andato all’asta con una base di 1 milione e mezzo di euro e per cui – proprio nella giornata di domani – è prevista l’apertura delle buste.

Tra i nomi dei potenziali acquirenti circolati in questi giorni, c’è il Gruppo Alpitour, oltre a un fantomatico imprenditore con interessi in Russia e nei Balcani. Ma le sorprese potrebbero non mancare, dando avvio – come scrivono i lavoratori stessi – a un “nuovo capitolo della storia bella e tormentata di Valtur”.

Nel corso del sit-in sarà distribuito un volantino, attraverso cui si invitano i nuovi proprietari “a considerare l’opportunità di rilevare, assieme al marchio Valtur, gli ingredienti segreti della ricetta della felicità iniziata nel 1964″.
In concreto gli ex dipendenti, insieme a Filcams Cgil, Fisacat Cisl e Uil Tucs, chiedono al ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro di “aprire immediatamente un tavolo con la nuova proprietà per delineare un programma di reindustrializzazione per continuare a raccontare la storia dell’azienda simbolo del turismo italiano organizzato con le persone che ne hanno fatto parte”.

Sui social lo slogan continua a essere #siamogentevaltur, mentre il volantino distribuito a Milano e visionato in anteprima si chiude con una frase di Henry Ford: “Le due cose più importanti non compaiono nel bilancio di un’impresa: la sua reputazione e i suoi uomini”.

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Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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