Bhutan, frontiere aperte e nuova strategia turistica

Bhutan, frontiere aperte e nuova strategia turistica
14 Ottobre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Il Bhutan ha riaperto a ottobre le frontiere agli ospiti internazionali dopo la pandemia Covid-19. Il Paese ha presentato una nuova strategia turistica, sulla base di trasformazioni in tre settori fondamentali: miglioramento delle politiche di sviluppo sostenibile, potenziamento delle infrastrutture e valorizzazione dell’esperienza degli ospiti.

«La politica del Bhutan di turismo ad alto valore e basso volume esiste da quando abbiamo iniziato ad accogliere gli ospiti nel nostro Paese nel 1974, ma intento e spirito si sono indeboliti nel corso degli anni, senza che ce ne rendessimo conto – ha dichiarato Lotay Tshering, Primo ministro del Bhutan – Per questo motivo, nel momento in cui ci stiamo riorganizzando sul piano nazionale e apriamo ufficialmente le porte ai visitatori, ci ricordiamo dell’essenza di questa politica, dei valori e dei meriti che ci hanno contraddistinto per generazioni. Dobbiamo anche garantire di essere una società di alto valore, animata da sincerità, integrità e principi, dove si deve sempre vivere in comunità sicure, in ambienti sereni e trarre conforto dalle migliori strutture. In genere, per alto valore si intendono prodotti esclusivi di fascia alta e strutture ricreative stravaganti.  Ma questo non è il Bhutan. E basso volume non significa limitare il numero di visitatori».

SVILUPPO SOSTENIBILE. Il Bhutan ha annunciato l’aumento della tassa per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Fee – Sdf) da 65 a 200 dollari a persona, per notte, che sarà destinata a progetti a sostegno dello sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale del Paese. Le tasse raccolte finanzieranno investimenti nazionali in programmi che preservano le tradizioni culturali del Bhutan, nonché progetti di sostenibilità, miglioramenti infrastrutturali e opportunità per i giovani, oltre a fornire assistenza sanitaria e istruzione gratuita per tutti. Ad esempio, alcuni dei fondi della tassa per lo sviluppo sostenibile sono destinati a compensare le emissioni di carbonio dei visitatori piantando alberi, a qualificare i lavoratori del settore turistico, a pulire e mantenere i sentieri, a ridurre la dipendenza del Paese dai combustibili fossili e a elettrificare il settore dei trasporti del Bhutan, oltre ad ulteriori progetti.

INFRASTRUTTURE. Per il potenziamento delle infrastrutture, il governo ha impiegato il periodo di chiusura del Covid-19 per migliorare strade, sentieri, templi e monumenti del Paese, per migliorare i servizi di igiene pubblica, per organizzare iniziative di rimozione dei rifiuti, per migliorare gli standard e il processo di certificazione dei fornitori di servizi turistici (come alberghi, guide, tour operator e autisti). Ai dipendenti dell’industria turistica è stato chiesto di partecipare a programmi di aggiornamento per migliorare la qualità del servizio.

VALORIZZARE L’ESPERIENZA DELL’OSPITE. «Sappiamo che il nostro nuovo Sdf comporta una certa aspettativa per quanto riguarda gli standard di qualità e servizio, quindi ci impegniamo a migliorare l’esperienza degli ospiti, sia che si tratti della qualità dei servizi ricevuti, della pulizia e dell’accessibilità delle nostre infrastrutture, della limitazione del numero di auto sulle nostre strade o del numero di persone che visitano i nostri siti sacri. Così facendo, proteggiamo l’esperienza dei visitatori del Bhutan, poiché dobbiamo essere in grado di offrire esperienze autentiche supportate da servizi di livello mondiale e da un’assistenza personale – ha detto Tandi Dorji, ministro degli Affari Esteri – Intendiamo inoltre collaborare con i nostri partner turistici per continuare a migliorare gli itinerari che gli ospiti possono sperimentare nel nostro Paese, per contribuire a mostrare il meglio che il Bhutan ha da offrire»

Il rilancio del turismo del Bhutan si inserisce in un progetto di trasformazione ampio avviato in tutto il Paese, dal servizio civile al settore finanziario. I cambiamenti sono orientati allo sviluppo del capitale umano del Bhutan, fornendo alla popolazione competenze, conoscenze ed esperienze più qualificate.

Nel corso di una cerimonia speciale svoltasi a settembre nella capitale Thimphu, è stato anche presentato il nuovo marchio nazionale per il Bhutan – “Believe” – che punta a trasmettere ottimismo e rinnovata ambizione, oltre a comunicare le promesse e i progetti per i suoi giovani cittadini.

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