Boom dei parchi divertimento, giro d’affari al +10%

Boom dei parchi divertimento, giro d’affari al +10%
06 Novembre 12:40 2023 Stampa questo articolo

Tempo di bilanci e di nuove sfide per i parchi divertimento italiani. Di recente sono stati presentati i dati ufficiali Siae 2022, che attestano un giro d’affari relativo alla biglietteria in crescita del 75% sul 2021 e mettono a segno il miglior risultato dell’ultimo quinquennio, superiore anche ai numeri pre pandemia, con un +10,9% sul 2019.

Il trend descritto dai dati Siae prosegue anche nei primi tre trimestri 2023, complici i 120 milioni di euro investiti da inizio anno in nuove attrazioni, spettacoli e ampliamenti: la stima è di chiudere al 31 dicembre di quest’anno con un incremento del giro d’affari compreso tra l’8 e il 10%, arrivando a quota 22 milioni di visitatori italiani e 1,7 milioni di stranieri.

Nel prossimo triennio sono previsti investimenti per un totale di circa 450 milioni di euro che, oltre a migliorare la competitività dei parchi italiani sul mercato internazionale, avranno immediate ricadute positive sull’indotto e sull’occupazione, migliorando anche l’attrattività turistica dei territori di riferimento.

«Il coinvolgimento e l’attenzione prestata da Siae alla nostra realtà in occasione della presentazione dei dati descrive un settore in forte crescita, la cui importanza e incidenza sta aumentando significativamente rispetto al passato – commenta Luciano Pareschi, presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani – Nonostante le perdite del biennio pandemico e l’aumento dei tassi di interesse, le nostre aziende hanno continuato a investire e innovare, raggiungendo importanti traguardi e contenendo l’aumento dei prezzi, a vantaggio del pubblico: in questi anni di spinta inflazionistica fuori controllo, l’aumento dei biglietti si è attestato intorno al 4/5%, ben al di sotto dell’andamento generale».

Sul fronte dei visitatori, Siae per il 2022 ha certificato 18.463.628 ingressi, in crescita del 72% sul 2021, anche se in lieve flessione (-5%) sul 2019, anno che aveva segnato il record storico. Al dato Siae vanno aggiunte le presenze relative a omaggi e operazioni promozionali, arrivando a un totale stimato di circa 20 milioni di visitatori.

A livello regionale, il primo gradino del podio è in mano al Veneto, regione che ospita la maggiore concentrazione di parchi divertimento, seguito da Emilia Romagna, Lombardia e Lazio. Quanto alla stagionalità, i mesi estivi si confermano dominanti, anche in virtù dell’offerta quantitativamente più elevata, seguiti da aprile e ottobre, caratterizzati da un ottimo tasso di affluenza, sebbene il numero di parchi aperti sia inferiore.

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