Boom del turismo enogastronomico: lo studio della Rome Business School

29 Agosto 11:04 2023 Stampa questo articolo

L’interesse per un’alimentazione sana è in crescita dopo il Covid. Lo rivela una ricerca della Rome Business School, “Il settore food in Italia. Tendenze nei consumi e sfide tra innovazione e lotta alla contraffazione”, in relazione a un’analisi sui trend post pandemia nel settore e sull’interesse verso il turismo enogastronomico italiano.

Influenzata dai cambiamenti demografici e di stile di vita dopo il Covid, dunque, la consapevolezza del rapporto tra dieta e salute e dell’impatto ambientale delle scelte alimentari sta aumentando, insieme all’interesse verso esperienze enogastronomiche e legate alla tradizione.

L’Italia è leader mondiale del turismo enogastronomico: nel 2022 il 67% dei turisti italiani ha svolto almeno 5 esperienze, +25% rispetto al 2021, le regioni più interessate Sicilia, Emilia-Romagna e Campania. Nel complesso gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare del Made in Italy muovono, da soli, un turista su 4, il 22,3% dei turisti italiani e il 29,9% degli stranieri, in base al rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023 dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.

Nel 54% dei casi i turisti italiani indicano parenti e amici come la principale fonte di informazione su attività enogastronomiche. Il 23% dei turisti stranieri, dati Eumondo, ricerca informazioni sui ristoranti prima di partire, mentre il 28,3% si dedica alla ricerca e alla prenotazione una volta giunto a destinazione.

Nel 2022 l’export italiano ha raggiunto la cifra record di 28,5 miliardi di euro, con un aumento del +21% rispetto al 2021, superando Germania e Francia nell’Unione Europea. Non solo, l’industria alimentare italiana ha raggiunto un primato storico di 60 miliardi di euro di fatturato, con un aumento del 14,7% rispetto al 2021, con la Germania come principale mercato di sbocco, seguita da Stati Uniti e Francia.

Sempre più richiesti i prodotti certificati Dop, Doc e Igp, un settore che cresce del 16% ogni anno ma deve proteggersi: il 66% dei prodotti agroalimentari Made in Italy sono contraffatti. Inoltre, secondo l’Osservatorio Immagino, nel 2023 si registra anche un maggior interesse per i prodotti senza lattosio, che già nel 2022 hanno segnato una crescita del +12% e di quelli vegani +3%.

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