Il buen ritiro kenyota al Lily Palm Resort

08 Febbraio 14:09 2017 Stampa questo articolo

«Buon inizio d’anno per il Lily Palm Resort che, dopo un ottimo dicembre, registra il tutto occupato per gennaio e febbraio». Parola di Rolando Canestrini, amministratore delegato di Bontour srl, che promuove il nuovo brand nel mondo.

Il resort, un 4 stelle ristrutturato completamente a fine 2015, è affacciato sulla splendida Laguna Blu di Watamu, in Kenya, a soli 8 km dal Parco marino nazionale di Watamu. Un giardino sottomarino con oltre 600 specie di pesci e rettili e una barriera corallina a soli 300 metri dalla costa.

Nel dicembre 2016 è stato inaugurato il rinnovato Mapango, un ristorante à la carte a pochi passi dalla spiaggia, aperto al pubblico e con 17 belle camere, molto indicato anche per feste. La ristorazione comprende anche una pizzeria, sempre in spiaggia, e il ristorante a buffet del Lily Palm, riservato agli ospiti delle sue 66 camere. Quest’ultimo è venduto per lo più in pensione completa, con frutta alle 11 e tè all’inglese alle 17. La cucina è ottima e il pesce è fornito, giornalmente e in esclusiva, da pescatori italiani.

A disposizione degli ospiti anche tre piscine, boutique e un centro benessere per massaggi agli oli aromatici e trattamenti per il viso e il corpo. E sono molte le attività che si possono svolgere al Lily Palm: immersioni, gite in barca e pesca d’altura, con possibilità di avvistare i delfini. E poi visite al villaggio, a Malindi e al Mida Crest, una laguna delimitata dalle mangrovie, da visitare a piedi percorrendo un caratteristico ponte tibetano, oppure in canoa o con la tradizionale barca a vela. Senza dimenticare l’ampia scelta di safari negli spettacolari parchi nazionali di Amboseli, Lake Nakuru, Tsavo e Masai Mara.

«Tra i progetti futuri – ha sottolineato Canestrini – la costruzione di un’area per i congressi in autunno e, probabilmente entro gennaio 2018, dieci nuove suite vicino alla spiaggia, per clienti esigenti. Siamo convinti che quest’aerea sia destinata, in un prossimo futuro, a un grande sviluppo turistico di qualità. Il Kenya si sta riprendendo e sono previsti molti movimenti sul piano immobiliare e turistico».

Tra questi l’ampliamento della pista di atterraggio dell’aeroporto di Malindi, a circa 20 km da Watamu, previsto tra circa un anno, per permettere l’atterraggio di aerei internazionali, ora possibile solo su Mombasa, a 110 km – circa 2 ore – attraverso una strada con molto traffico.

«I nostri ospiti – ha concluso – sono per l’80% italiani, in maggioranza coppie, ma anche famiglie con bambini, con picchi a Natale e in estate. Tra le prenotazioni 2017, anche tre italiani che festeggiano 50 anni di matrimonio».

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Dorina Landi
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