Continua a puntare sull’innovazione CartOrange, ma soprattutto sul valore e sulla qualità delle sue persone, che restano il vero motore del modello e guidano la crescita dell’azienda anche nel 2026. Ne abbiamo parlato con la responsabile Hr Silvia Poli, tra intelligenza artificiale, i Consulenti per Viaggiare e la centralità del tour operator interno che vedrà potenziata la sua piattaforma di booking e verterà sempre di più sulla personalizzazione delle proposte.
Quello del t.o. resta «un vantaggio competitivo concreto, perché ci consente di progettare prodotti realmente in linea con le esigenze del mercato e della nostra rete vendita», ha rimarcato Poli.
CartOrange ha annunciato un piano di investimenti strutturato che guarda al 2026. Qual è la visione che guida questo percorso?
«La visione è quella di una crescita solida, consapevole e di lungo periodo. CartOrange sta investendo in modo strutturato su tutte le aree chiave dell’azienda – tecnologia, prodotto, formazione, comunicazione, sostenibilità e capitale umano – con un obiettivo preciso: offrire ai Consulenti per Viaggiare strumenti concreti e reali opportunità di sviluppo professionale. È un progetto orientato all’innovazione, ma soprattutto alle persone, che sono il vero motore del nostro modello».
La tecnologia è uno dei pilastri del piano. In che modo CartOrange sta evolvendo su questo fronte?
«La tecnologia è da sempre centrale nel nostro modello di business, ma oggi più che mai la consideriamo un abilitatore di efficienza e qualità. Continuiamo a investire per rendere i processi sempre più integrati, fluidi e funzionali al lavoro quotidiano dei consulenti. L’obiettivo non è introdurre tecnologia fine a sé stessa, ma strumenti che semplifichino l’operatività e permettano di concentrarsi sulla relazione e sulla consulenza al cliente».
In questo contesto è stata introdotta Lysa, l’Ai di CartOrange. Quale ruolo avrà nei prossimi anni?
«Lysa rappresenta un tassello strategico del nostro percorso di innovazione. Stiamo lavorando a un potenziamento continuo che la renderà sempre più performante e integrata con i software interni. Il suo ruolo è supportare l’attività quotidiana dei consulenti, rendendo più rapide alcune fasi operative e offrendo un aiuto concreto nella progettazione dei viaggi. Anche in questo caso, parliamo di tecnologia al servizio delle persone, non di una sostituzione del valore umano».
Avete annunciato anche due novità tecnologiche in arrivo entro il 2026. Di cosa si tratta?
«Entro i primi mesi del 2026 lanceremo la nuova intranet aziendale, uno strumento pensato per migliorare la comunicazione interna, l’accesso alle informazioni e l’operatività dell’intera rete. Parallelamente, stiamo lavorando al potenziamento della piattaforma di booking del nostro tour operator interno, con l’obiettivo di rendere i processi di vendita ancora più rapidi, intuitivi ed efficienti. Sono investimenti importanti, che vanno nella direzione di semplificare il lavoro dei consulenti e aumentare la qualità del servizio».
Il tour operator interno è uno degli elementi distintivi di CartOrange. Perché continua a essere così strategico?
«Avere un tour operator interno ci permette di mantenere un elevato controllo sulla qualità del prodotto e di garantire una grande flessibilità nella costruzione dei viaggi. Continueremo a investire nello sviluppo di nuovi itinerari, nuove destinazioni e proposte sempre più personalizzabili. È un vantaggio competitivo concreto, perché ci consente di progettare prodotti realmente in linea con le esigenze del mercato e della nostra rete vendita, offrendo al contempo un supporto diretto e continuo ai consulenti».
La formazione resta un altro pilastro del vostro modello. Come si articola oggi?
«La formazione è un investimento costante e strategico. Il nostro approccio è fortemente orientato all’esperienza diretta e alla crescita professionale del consulente. Prevediamo un ampio programma di fam trip, momenti di formazione in aula e programmi di webinar, che riguardano sia il prodotto sia lo sviluppo delle competenze professionali e commerciali. L’obiettivo è accompagnare i consulenti in un percorso di aggiornamento continuo, in linea con l’evoluzione del mercato».
Che ruolo gioca la comunicazione in questo piano di sviluppo?
«La comunicazione è fondamentale per rafforzare il posizionamento del brand CartOrange e supportare concretamente il lavoro della rete. Continuiamo a investire per aumentare la riconoscibilità del marchio e la fiducia del cliente finale. Per i consulenti, operare sotto un brand forte e strutturato significa poter contare su un valore aggiunto reale, che facilita la relazione con il mercato».
Infine, persone e sostenibilità: come si integrano nella strategia di crescita?
«Per noi la sostenibilità è un valore trasversale, che accompagna tutte le scelte aziendali. Allo stesso tempo, continuiamo a investire sul capitale umano, con il proseguimento del percorso di ampliamento dello staff già avviato nel 2025. L’obiettivo è rafforzare la struttura per offrire un supporto sempre più efficace alla rete e garantire un’organizzazione solida ed efficiente. Crescere, per CartOrange, significa farlo in modo responsabile e duraturo».
Che tipo di azienda è CartOrange per chi lavora nel turismo?
«CartOrange è un’azienda in costante evoluzione, pensata per chi desidera continuare a lavorare nel turismo con un modello moderno, strutturato e supportato da investimenti concreti. Un progetto che guarda al futuro, senza perdere di vista il valore della relazione, della competenza e delle persone».



