Caso Ryanair, Advunite: «Stop alla condotta anti-agenzie»

Caso Ryanair, Advunite: «Stop alla condotta anti-agenzie»
21 Giugno 14:07 2023 Stampa questo articolo

Prosegue la battaglia su più fronti portata avanti dalle associazioni delle agenzie di viaggi contro le presunte pratiche commerciali scorrette portate avanti da Ryanair.

L’associazione AdvUnite, in questo caso, ha comunicato di condividere la posizione dei “colleghi spagnoli della Acave nella ricerca di giustizia contro la pratica commerciale scorretta perpetrata da Ryanair a danno degli agenti di viaggi” e ribadisce il suo ruolo di avanguardia nella cosiddetta battaglia legale contro Ryanair.

Il presidente dell’associazione, Cesare Foà, ha dato mandato all’avvocato dell’associazione responsabile del progetto Avvocati in Viaggio, Vincenzo Irritato, di procedere contro la compagnia low cost.

«Teniamo a rammentare che il provvedimento della audiencia provincial de Barcelona, a seguito dell’appello proposto dagli agenti di viaggio, non segna la resa della categoria; i giudici non hanno ravvisato nessun reato nella condotta del vettore irlandese, ma ciò non toglie che l’atteggiamento preclusivo assunto a danno degli agenti di viaggio sia illecito e vada fermato al più presto. Va precisato, ad onor di cronaca, che il Tribunale spagnolo abbia così deciso per aver rilevato un reale pericolo delle compagnie aeree da parte delle Ota (agenzie di viaggi online), e non dell’intera intermediazione turistica. Il divario tra le Ota e le agenzie di viaggio fisiche è abissale e va evidenziata e normata con le dovute differenze», ha precisato l’avvocato Irritato.

Secondo il legale, inoltre, «le comunicazioni ingannevoli e denigratorie per l’immagine degli agenti di viaggio tradizionali vanno avanti da mesi; il presidente della associazione Advunite, Cesare Foà, è stato il precursore di questa battaglia legale, presentando, nel mese di dicembre 2022, una formale segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato».

Secondo Cesare Foà, infine, «il tutto ancora una volta ci fa riflettere su come le associazioni di categoria dovrebbero essere unite contro i soprusi dei fornitori e continueremo a difendere i diritti della categoria contro chiunque tenti di tarparci le ali».

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