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Catalogna Expert/2 Viaggio nella storia tra Tarragona e Lleida

Catalogna Expert/2 Viaggio nella storia tra Tarragona e Lleida
16 Settembre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Ecco il secondo appuntamento con il programma di elearning Block Notes, firmato Ente del turismo della Catalogna in collaborazione con L’Agenzia di Viaggi magazine. Dopo aver introdotto il nuovo prodotto turistico del Grand Tour di Catalogna e aver approfondito la prima tappa, è il momento di scoprire i dettagli della seconda, da Tarragona a Lleida.

Partendo dalla romana Tarraco, questo tratto segue il litorale della Costa Daurada, tra ulivi secolari e vigneti, dove si può gustare la cucina di mare di Cambrils ed esplorare il Delta dell’Ebro in canoa o in bicicletta. Lasciata la costa, ci si dirige verso l’interno, lungo il fiume, per scoprire la natura selvaggia di Els Ports, l’arte di Picasso, le cattedrali del vino della Terra Alta e del Priorat e gli imponenti monasteri della Via Cistercense, come quello di Poblet, prima di arrivare a Lleida.

INFORMAZIONI UTILI
418 km percorsi
7 sezioni
18 highlights

Chilometri di ogni sezione:

Da Tarragona a Cambrils – 35 km
Da Cambrils al Delta dell’Ebro – 70 km
Dal Delta dell’Ebro a Horta de Sant Joan – 67 km
Da Horta de Sant Joan a Falset – 67 km
Da Falset a Montblanc – 86 km
Da Montblanc a l’Espluga de Francolí – 15 km
Da l’Espluga de Francolí a Lleida – 78 km

Da non perdere: Tarragona / Reus / Parco naturale del Delta dell’Ebro / Cantine moderniste / Priorat / Itinerario cistercense / Lleida

SEZIONE 1

L’eredità romana di Tarragona

Tarragona è il punto di partenza. Il centro storico presenta mura ben conservate, anfiteatri e una necropoli, mentre dal “Balcone del Mediterraneo” si può ammirare il lungomare della città che affascinò anche i Romani. Lasciata Tarragona si arriva a Reus, città natale di Gaudí. Il commercio del vermouth portò molta ricchezza a questa città e finanziò la costruzione di edifici come la Casa Navàs, di Lluís Domènech i Montaner, da scoprire lungo il percorso modernista della città. Un’altra tappa a Reus è l’Institut Pere Mata, che ospita il Pabellón de los Distinguidos, considerato uno dei gioielli dell’Art Nouveau europea. Proseguendo sulla strada per le Terres de l’Ebre è il momento di provare un suquet romesco a Cambrils, la capitale gastronomica della Costa Daurada, e di sperimentare le vertiginose attrazioni del parco PortAventura World.

SEZIONE 2

Nelle Terres de l’Ebre

Nel villaggio balneare di Ametlla de Mar, una delle cittadine nascoste nelle piccole insenature della Costa Daurada, si può vivere un’esperienza unica: nuotare tra i tonni rossi del Mediterraneo. Quando si visitano le Terres de l’Ebre, si fa tappa al porto de l’Ampolla, punto di partenza di un tour in barca agli allevamenti di cozze della baia di Fangar, dove si può partecipare a una degustazione di ostriche e cozze. La giornata si conclude con il pernottamento in una barca da pesca tradizionale nel Delta dell’Ebro.

Porto de l'Ametlla de Mar all'alba - Sergi Boixader

Porto de l’Ametlla de Mar all’alba. Credits Sergi Boixader

SEZIONE 3

Il Delta dell’Ebro e l’arte di Picasso

Il paesaggio si trasforma completamente nel Parco Naturale del Delta dell’Ebro, l’habitat acquatico più importante della Catalogna. Risaie e grandi pianure convivono con dune, foreste fluviali e lagune costiere, abitate da una ricca varietà di fauna. Oltre alle escursioni a piedi, in bicicletta, in canoa e a cavallo, i visitatori possono avvistare oltre 300 specie di uccelli marini. Nelle vicinanze, Tortosa offre un tour del suo patrimonio ebraico e del suo splendore medievale. Nel XVI secolo questa città era il centro culturale e artistico più importante della Catalogna rinascimentale. Il percorso si conclude a Horta de Sant Joan, dove Picasso trascorse lunghi periodi ispirandosi ai paesaggi del Parco Naturale Els Ports.

Fenicotteri nel delta dell'Ebro, vicino a Punta del Fangar all'alba, credits Sergi Boixader

Fenicotteri nel delta dell’Ebro, vicino a Punta del Fangar all’alba. Credits Sergi Boixader

SEZIONE 4

Natura e storia con vista su Els Ports

Si può partire ammirando gli alberi del Parco Naturale di Els Ports, per poi proseguire con una passeggiata tra i boschi, le scogliere e le cascate che circondano un sentiero attraverso questo spazio naturale. Horta de Sant Joan offre l’accesso alla Via Verde della Val de Zafán, una pista ciclabile che collega diverse città delle Terres de l’Ebre prima di raggiungere Teruel.  La tappa successiva di questa sezione conduce alle cattedrali del vino di Gandesa e Pinell de Brai, cantine cooperative moderniste progettate da Cèsar Martinell, discepolo di Gaudí e concepite per ottimizzare la produttività e la qualità del vino. Proseguendo tra le catene montuose di Pàndols e Cavalls il paesaggio ricorda uno degli episodi più sanguinosi della guerra civile spagnola, la battaglia dell’Ebro. Per un approfondimento si può fare tappa a Corbera d’Ebre per visitare il centro interpretativo.

Interno del Celler del Pinell de Brai, una delle Cattedrali del vino della Terra Alta, credits Sergi Boixader

Interno del Celler del Pinell de Brai, una delle Cattedrali del vino della Terra Alta. Credits Sergi Boixader

SEZIONE 5

Il Priorat in un bicchiere di vino

Seguendo l’Ebro i viaggiatori arrivano a Miravet, dove il castello templare offre una magnifica vista sul fiume che si snoda attraverso le Terres de l’Ebre. Il fiume si può attraversare su un traghetto, che è in realtà una piattaforma su vecchi pontoni in grado di trasportare pedoni e fino a tre auto, sfruttando la corrente. Si procede sulla strada parallela al fiume fino a Castellet de Banyoles, situato a Tivissa, dove visitare uno dei più grandi villaggi iberici fortificati della Catalogna. Da qui si fa ingresso nella Serra de Montsant, attraversando strade tortuose che regalano tuttavia viste incredibili su questa regione vinicola. Infatti i protagonisti di questo tratto sono i paesaggi di vigneti terrazzati della DOQ Priorat e della DO Montsant. Vanno visitati Falset e i villaggi di Gratallops, Vilella Alta e Torroja del Priorat, che ospitano cantine dall’architettura modernista, dove poter gustare un brunch con un vino locale e scoprire le origini del vino del Priorat, attraverso una visita al monastero medievale di Escaladei.

SEZIONE 6

Spiritualità e arte rupestre nelle montagne di Prades

È davanti alle mura medievali di Montblanc, tra le meglio conservate della Catalogna, che la leggenda vuole che Sant Jordi – San Giorgio – abbia ucciso il drago. Dopo una visita a questo luogo, la tappa successiva sono le grotte con l’arte rupestre delle montagne di Prades, una collezione di oltre 40 siti. Da lì si può seguire il sentiero per Poblet, dove si possono ammirare opere d’arte sacra e le residenze dei monaci. Puntando poi verso Lleida, da non perdere è una visita alle grotte dell’Espluga de Francolí per scoprire importanti testimonianze di vita preistorica.

Villaggio e monastero di Vallbona de les Monges, al tramonto, credits Sergi Boixader

Villaggio e monastero di Vallbona de les Monges, al tramonto. Credits Sergi Boixader

SEZIONE 7

Verso Lleida

Seguendo l’itinerario cistercense si arriva a Guimerà. Il suo labirinto di stradine acciottolate conduce al castello, che offre una vista panoramica sulla valle del fiume Corb. Nella vicina Vallbona de les Monges si trova il più grande convento cistercense della Catalogna, ancora oggi abitato dalle monache. Sulla strada per il Pla d’Urgell, poi, si attraversano Belianes, Arbeca e Les Borges Blanques, comuni di produzione degli eccellenti oli d’oliva della DOP les Garrigues, ottenuti da olive fresche e dal sapore intenso e delizioso. Sulla strada per Lleida è d’obbligo una pausa all’Estany d’Ivars i Vilasa-na, per praticare la vela o il birdwatching. Questo segmento del Grand Tour si conclude infine a Lleida, davanti all’imponente complesso monumentale della Cattedrale di Seu Vella e al castello di La Suda.

Cattedrale di Lleida e fiume Segre, credits Sergi Boixader

Cattedrale di Lleida e fiume Segre. Credits Sergi Boixader

Il percorso lungo le diverse sezioni di questa seconda tappa del Grand Tour si può poi anche arricchire di ulteriori suggerimenti, come il festival Tarraco Viva e il parco Portaventura World.

TARRACO VIVA
Il festival di rievocazione storica di Tarragona è stato creato nel 1999, con l’intento di sostenere la candidatura della città a Patrimonio dell’Umanità Unesco. E ancora oggi, dopo oltre vent’anni, ogni anno a maggio due settimane vengono dedicate a raccontare e illustrare ai visitatori il mondo classico e l’Impero Romano in particolare. Ci sono spettacoli che si ripetono ogni anno, come combattimenti di gladiatori nell’anfiteatro e concerti con strumenti tradizionali, mentre il resto della programmazione si snoda intorno al tema specifico che Tarraco Viva seleziona di anno in anno. Durante questi giorni, in cui la Tarragona di oggi torna a essere la Tarraco del passato, una delle principali città dell’Impero romano, è possibile lasciarsi affascinare da storie di imperatori, dalle riproduzioni della policromia dell’Augustus de Prima Porta o dell’Ara Pacis, e da approfondimenti su attività dell’epoca come il funzionamento del senato o quello delle legioni. Il festival comprende anche attività interattive come piccoli laboratori di cucina romana o la possibilità di essere un gladiatore per un giorno.

PORTAVENTURA WORLD
Il parco avventura PortAventura World, situato nella provincia di Tarragona, è nato nel 1995 e da allora si è ampliato notevolmente. Conta sei aree tematiche: Mediterraneo, Polinesia, Cina, Messico, Far West e SésamoAventura, rivolte ai membri più giovani della famiglia. Alcune delle attrazioni più ambite sono lo Shambhala, grandi montagne russe che raggiungono una velocità di oltre 130 chilometri orari; Furius Bacco, un’attrazione dedicata al mondo del vino; e Angkor, un’avventura acquatica di ispirazione cambogiana con una barca che si addentra nella giungla, dove diversi animali selvatici sono pronti a sfidarsi con le pistole ad acqua.

Un altro segno distintivo del parco è l’alta qualità dei suoi spettacoli, la cui programmazione si rinnova ogni anno, con eventi e giornate a tema in prossimità di festività come Halloween e Natale. L’animazione è completata dal Parco Acquatico Caribe e da FerrariLand, zona dedicata al Cavallino Rampante e consigliata a tutta la famiglia, dove è possibile diventare piloti grazie a un simulatore, mettere alla prova le proprie abilità di meccanici ai box o sentire la potenza dell’accelerazione della Formula 1, che raggiunge i 180 chilometri orari in soli cinque secondi.

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