Cefalù prima e dopo: metamorfosi del Med

14 Novembre 12:00 2018 Stampa questo articolo

Curiosità? Tanta. Il primo e unico resort della Exclusive Collection di Club Med nel Mediterraneo si trova a due passi da Palermo. Cinque tridenti, il massimo, che si traduce in servizi premium personalizzati, dall’accoglienza in aeroporto al concierge, a flûte di champagne e colazione in camera, tutto all inclusive. Una novità assoluta che promette una vacanza tutto l’anno. Eh sì, perché, complice il clima, i 304 alloggi resteranno a disposizione degli ospiti fino al 6 gennaio 2019, anche per fughe di un weekend.

Ci sono voluti 12 anni per riaprire quello che era uno dei villaggi più famosi in Italia targato Club Med. All’epoca lo conoscevano come Club Méditerranée; chi decideva di trascorrere la sua vacanza qui dormiva in capanne dal tetto di paglia con bagni spartani e in comune. Il silenzio era bandito. Musica a tutte le ore, comitive di giovani che scorrazzavano in ogni angolo di questa macchia mediterranea, feste a base di sangria e schiuma party almeno una volta al giorno. Chi superava i trenta era fuori target.

«Era divertente, un villaggio vecchio stile – sorride Emilio, tecnico del suono e veterano della famiglia Club Med – Poi ho lavorato in altre strutture in giro per il mondo e quando mi hanno chiesto di tornare non ho avuto dubbi». Lo attendeva anche la famiglia di Manuela che lavora come massaggiatrice nella Spa di Carita, con affaccio mozzafiato su Cefalù. Hamman, bagno turco, docce emozionali e 12 cabine per i trattamenti. «Sono contentissima – racconta con dolcissimo accento siciliano mentre mi passa la tisana detox – Dopo gli studi ho lavorato a Milano e Torino. Poi è arrivato il Club Med ed è stato un sogno. Sono a casa e mi confronto con una realtà internazionale». Proprio l’internazionalità caratterizza il resort, riaperto a giugno e già premiato come best live entertainment. Si parla francese, inglese, italiano e tanto siciliano. 

Perfino l’animazione è discreta, ci sono aree Zen per gli adulti, il cinema all’aperto, attività che permettono a genitori e figli di divertirsi, purché i ragazzi abbiano compiuto otto anni. La cucina, gourmet con prodotti a km zero, è uno dei fiori all’occhiello. Al Palazzo, costruzione barocca ristrutturata con pietra e legno, si cena con il menù stellato di Andrea Berton, ci si rilassa giocando a biliardo, o con una lezione di wine tasting. A spiegare i misteri dei vitigni ci pensa Davide, 25 anni: «Ho sempre voluto fare il sommelier – spiega mentre accarezza la bottiglia di Planeta – Ho studiato all’alberghiero di Cefalù, ho lavorato da Cracco e all’estero, ma far assaggiare vini della mia terra a due passi da casa non ha eguali».

Girando è impossibile non lasciarsi conquistare. Da sorrisi, design minimal, piscina a sfioro illuminata dalle luci del tramonto. Perfino l’odiato braccialetto in plastica, che segava il polso e serviva a riconoscere gli imbucati, oggi è un prezioso alleato perché permette di aprire la porta della stanza, prenotare lezioni sportive o messa in piega. E l’attenzione al cliente paga. Per le settimane “calde” 2019 è già sold out. «Il piano di sviluppo prevede 3 nuovi resort all’anno fino al 2022 – aggiunge Pietro Fornari, trade marketing project manager Club Med Sud Europa e mercati emergenti – Lo standard dei 4 tridenti sarà il punto di partenza. Stiamo puntando su una struttura al Lido di Venezia, San Sicario in montagna e in Sardegna». Club Med è ufficialmente “tornato” in versione extralusso.

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Serena Martucci
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