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Cities Emilia Romagna, il turismo riparte dagli operatori Uk e Usa

Bologna

Americani pazzi per l’Emilia Romagna, al di là della solidarietà per la recente alluvione. Sono una decina gli operatori provenienti da Regno Unito e Stati Uniti tra i 44 i buyers internazionali presenti a Bologna per la seconda edizione di “Cities Emilia Romagna”.  L’evento – promosso da Apt Servizi Emilia-Romagna, Confcommercio Emilia-Romagna e Confesercenti Emilia-Romagna – è frutto della sinergia tra “Buy Emilia-Romagna” e la “Borsa delle 100 città d’arte”, che punta a far conoscere le bellezze e le opportunità offerte dalle città della regione.

Il 14 giugno il classico taglio del nastro, mentre nel Palazzo Re Enzo hanno luogo gli incontri b2b tra i buyers e i sellers locali – 41 da tutta l’Emilia-Romagna tra club di prodotto, agenzie di incoming, consorzi, gruppi di hotel – che presentano le loro offerte nel turismo dell’heritage, quello legato al patrimonio culturale: città, borghi, castelli, dimore d’epoca, monumenti Unesco, festival, enogastronomia.

«Questa grande tragedia dell’alluvione in parte ha colpito l’offerta turistica, ma ci siamo ripresi velocemente e credo che faremo una bella estate – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – Queste iniziative sono molto utili perché affermano che il turismo in Emilia-Romagna non si è mai fermato». «Cities Emilia-Romagna è il primo evento dopo l’alluvione di maggio, quindi è una forma di ripresa importante. E’ una grande vetrina e un momento eccezionale di promozione del nostro turismo» spiega il direttore di Confesercenti Emilia-Romagna, Marco Pasi.

«Nel 2023 il turismo nelle città d’arte può superare i livelli pre-pandemia. Quindi è molto importante avere questo tipo di manifestazioni per potere tornare a far vedere le bellezze del nostro Paese e riproporci come prima destinazionale mondiale per il nostro patrimonio Unesco e per i nostri monumenti» commenta Nicola Scolamacchia, presidente di Confesercenti Ferrara e vicepresidente nazionale di Asshotel. Per Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo del Comune di Bologna, «l’alluvione che ha colpito il territorio ha causato un danno di immagine che soprattutto la Romagna sta pagando. Dobbiamo raccontare quello che si può fare, essendo sinceri su quel piccolo margine di cose che non si possono fare, come alcuni cammini in Appenino».

Dopo il workshop sei educational tour, che toccheranno luoghi di interesse più rappresentativi delle tre destinazioni Turistiche, Bologna-Modena, Romagna ed Emilia. Riscuotono particolare interesse le eccellenze enogastronomiche, specie tra gli americani. Per questo, i tour comprendono visite al museo del gelato di Carpigiani, un corso intensivo di cucina a Bologna e una visita al borgo di Mondaino, rinomato per la produzione di formaggio di fossa.

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