Club Esse cresce a doppia cifra e lancia la sfida per il 2019

26 Ottobre 13:12 2018 Stampa questo articolo

Crescita a doppia cifra, occupazione delle strutture oltre il 90% e boom di richieste da parte delle famiglie, molte delle quali straniere. È il bilancio dell’estate 2018 targata Club Esse, la catena alberghiera italiana che oggi conta ben sedici tra resort e villaggi in Sardegna, Sicilia, Calabria, Abruzzo, Lazio e Valle d’Aosta.

Una stagione definita “scintillante” dal management dell’azienda, che ha deciso di festeggiare gli ottimi risultati estivi con un mega party sabato 27 ottobre, a Spazio Novecento, locale di Roma, insieme allo staff, i partner ma soprattutto a molti ospiti che hanno scelto di soggiornare in uno dei villaggi del Gruppo.

Ma la vera sfida è quella con il 2019: «Il futuro andrà gestito con attenzione – dichiara Marco Baldisseri, chief marketing offcer di Club Esse – Perché certi fenomeni che hanno aiutato l’Italia a essere la meta regina delle vacanze negli ultimi due anni si stanno attenuando. La competizione è ripartita, sta a noi rispondere con strategie distributive adeguate e con prodotti che possano contare su grandi valori aggiunti».

ESTATE 2018? DIAMO I NUMERI. Dal 2014, quando l’azienda vantava solo quattro strutture, Club Esse di strada ne ha fatta: quest’anno ha registrato un fatturato di 28 milioni di euro (+12%) contro i 25 del 2017 (+25% sul 2016); 570mila presenze contro 480mila di cui oltre il 30% straniere; un tasso di occupazione che ha superato il 90% della capienza nei sei mesi di apertura, da maggio a ottobre inclusi; e più di mille tra dipendenti e collaboratori.

L’azienda, inoltre, ha preso in gestione due nuove strutture di prestigio, entrambe in Sardegna, dove si concentra la maggior parte dell’offerta: il Cala Gonone e il Torre delle Stelle, a pochi chilometri da Villasimius, e, tramite la partecipata Atos Re, acquisito il complesso alberghiero di Roccaruja, a Stintino (Sassari), costruito negli anni Sessanta dall’allora presidente dell’Inter Angelo Moratti accanto alla spiaggia de La Pelosa, quest’anno sottoposto a un primo importante intervento di riqualificazione.

«Siamo molto soddisfatti – spiega Baldisseri – perché abbiamo un coefficiente elevatissimo di repeater, e perché l’aumento delle presenze è dovuto anche alla crescita delle famiglie straniere: la nostra politica di grande attenzione ai bambini ci ha permesso di conquistare una nuova fetta di mercato e di espandere sensibilmente i periodi di apertura. Ad esempio, per la stagione 2019 apriremo alcune strutture in Sardegna già da fine aprile e in Calabria, spesso penalizzata da stagioni corte, saremo invece già operativi dal 3 maggio».

 

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Serena Martucci
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