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Corsair, scatta l’indagine Ue sulla ristrutturazione

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Anche su Corsair si accendono i fari della Commissione Ue. Bruxelles, infatti, ha avviato un’indagine per determinare se le modifiche che la Francia intende apportare al piano di ristrutturazione siano conformi alle norme Ue sugli aiuti di Stato. Di fatto è il terzo dossier più scottante in materia di trasporto aereo, oltre a quelli di ItaAirways-Lufthansa e Air Europa-Iag, per i quali la Commissione è chiamata a fornire un giudizio che dovrà essere il più equilibrato e soprattutto coerente con le rigide regole che la Ue ha imposto nel settore in termini di trasparenza e libera concorrenza.

Nel caso di Corsair, tra l’altro, si tratta di una vicenda alquanto delicata e controversa. Il piano di ristrutturazione della compagnia aerea francese, infatti, era stato approvato dalla Commissione nel dicembre 2020 e prevedeva un aiuto alla ristrutturazione di 106,7 milioni di euro, concesso ai sensi degli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e il maquillage, e la compensazione di 30,2 milioni di euro, per risarcire i danni subiti a causa delle misure di emergenza messo in atto dai governi nel contesto della pandemia.

Nel settembre dello scorso anno, però, la Francia ha informato la Commissione del suo progetto di modificare il piano di ristrutturazione di Corsair, per consentire alla compagnia aerea di riorientare le proprie attività e adattarsi al nuovo contesto economico. La Francia ha sostenuto che «il piano aziendale alla base del piano di ristrutturazione 2020 di Corsair si basava su ipotesi non confermate e che eventi esterni imprevedibili ed eccezionali avevano avuto un impatto particolarmente negativo sulla compagnia». Sulla base di questa comunicazione ufficiale, a dicembre la Francia ha presentato modifiche dettagliate al piano di ristrutturazione, che comprendono, tra l’altro, adeguamenti agli strumenti di finanziamento esistenti e ulteriori incentivi fiscali.

Ma c’è di più: la Commissione dovrà valutare, con estrema equità di giudizio rispetto ad altri dossier, se il piano di ristrutturazione Corsair  così rivisto è compatibile con le norme Ue sugli aiuti di Stato e se i contributi di Corsair o del mercato ai costi di ristrutturazione siano sufficienti, reali, effettivi ed esenti da qualsiasi aiuto e se il sostegno alla ristrutturazione sia proporzionato. Così come dovrà verificare se il piano di ristrutturazione abbia tutte le carte in regola per ripristinare la redditività a lungo termine di Corsair senza aiuti di Stato aggiuntivi o addirittura permanenti.

Appare chiaro come, alla luce delle recenti vicende di Ita ed Air Europa, sia l’Italia che Germania e Spagna saranno bene attente a verificare che la Commissione Ue dimostri equità di trattamento per tutti e tre i dossier.

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