Ita-Lufthansa, schiaffo al governo.
L’Ue indaga e l’operazione slitta

Ita-Lufthansa, schiaffo al governo. <br>L’Ue indaga e l’operazione slitta
23 Gennaio 17:04 2024 Stampa questo articolo

Sonoro schiaffo al governo Meloni dalla Commissione Dg Concorrenza della Ue. Con una settimana d’anticipo sui tempi previsti è arrivata la pronuncia sulla vicenda della partnership Ita Airways-Lufthansa che prevede un’indagine investigativa che durerà 90 giorni lavorativi, quindi almeno fino ai primi di giugno, facendo slittare la decisione finale di cinque mesi. Nella nota diffusa in queste ore da Bruxelles si legge che «la Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Deutsche Lufthansa Ag e del ministero italiano dell’Economia e finanza. La Commissione teme in via preliminare che l’operazione possa ridurre la concorrenza nel mercato dei servizi di trasporto aereo di passeggeri su diverse rotte a corto e lungo raggio dentro e fuori l’Italia».

Nella motivazione di fondo della nuova indagine investigativa dell’Ue si evidenzia che «Lufthansa e Ita gestiscono un’ampia rete di rotte nazionali, rotte a corto raggio all’interno dello Spazio economico europeo, nonché rotte a lungo raggio tra il See e il resto del mondo. Lufthansa ha anche una joint venture con United Airlines e Air Canada, attraverso la quale si coordinano su prezzi, capacità e programmazione e condividono i ricavi sulle rotte transatlantiche».

Le preoccupazioni preliminari della Commissione sono sostanzialmente da ricondurre alla possibile riduzione della concorrenza che tale operazione potrebbe provocare nel mercato dei servizi di trasporto aereo di passeggeri su diverse rotte a corto e lungo raggio. «Lufthansa e Ita sono forti e stretti concorrenti nella fornitura di servizi di trasporto aereo passeggeri su determinate rotte da e per l’Italia. In particolare, l’operazione – si legge nella nota ufficiale – potrebbe ridurre la concorrenza sulle rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i Paesi dell’Europa centrale. Su alcune di queste rotte, Lufthansa e Ita competono testa a testa con collegamenti non-stop con una concorrenza solo limitata, principalmente da parte di vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti».

Inoltre, la Commissione esaminerà anche le rotte in cui una delle parti offre già servizi e l’altra dovrebbe entrare presto, nonché quelle in cui una o entrambe le parti dispongono di un comodo collegamento con uno scalo e in cui i collegamenti diretti sono limitati o offerti solo dall’altra parte. Per quanto riguarda le rotte a lungo raggio tra l’Italia e il Nord America, la Commissione valuterà ulteriormente se le attività di Ita, Lufthansa e dei suoi partner della joint venture, United Airlines e Air Canada, debbano essere trattate come quelle di un’unica entità dopo la fusione.

L’operazione potrebbe poi  ridurre la concorrenza su alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada, Giappone e India, a causa della forte concorrenza tra Ita, Lufthansa o i partner della joint venture Lufthansa – attraverso collegamenti non-stop o comodi one-stop e convenienti ubicazioni aeroportuali – e a causa della concorrenza potenzialmente limitata di altre compagnie aeree con collegamenti interessanti. La nota prosegue evidenziando che «la transazione potrebbe creare o rafforzare la posizione dominante di Ita presso l’aeroporto di Milano-Linate, il che potrebbe rendere più difficile per i rivali fornire servizi di trasporto aereo passeggeri da e per Milano-Linate»

La Commissione esaminerà inoltre i possibili effetti negativi sulle rotte sulle quali altre compagnie aeree fanno affidamento sull’accesso alla rete nazionale e a corto raggio dell’Ita per le proprie operazioni, che potrebbero influenzare i loro servizi verso destinazioni internazionali servite anche da Lufthansa. La nota puntualizza poi che “l’operazione è stata notificata alla Commissione il 30 novembre 2023. L’8 gennaio 2024 Lufthansa ha presentato impegni per rispondere ad alcune preoccupazioni preliminari della Commissione. Tuttavia, questi impegni erano insufficienti, sia in termini di portata che di efficacia, per respingere chiaramente le preoccupazioni preliminari della Commissione. La Commissione pertanto non li ha testati con i partecipanti al mercato».

Dunque ora la Commissione ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 6 giugno 2024, per prendere una decisione. L’apertura di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito dell’indagine. È chiaro però che la decisione di Bruxelles allunga molto i tempi operativi per il decollo dell’operazione, ammesso e non concesso che venga dato il via libera.

La comunicazione della Commissione Ue si conclude riepilogando in sintesi le identità delle due compagnie aeree: Ita Airways, con sede in Italia, è un vettore a servizio completo con operazioni nazionali e internazionali nel trasporto aereo di passeggeri e merci e gestisce una rete hub-and-spoke con i suoi hub principali a Roma e Milano. Creata dallo Stato italiano nell’ottobre 2020, Ita è membro dell’alleanza SkyTeam. Sempre riguardo a Ita è il ministero dell’Economia a svolgere  i compiti e le responsabilità del governo nei settori della politica economica, finanziaria, del bilancio e delle politiche fiscali. Il Mef detiene pure partecipazioni in aziende pubbliche e strategiche in Italia, anche nel settore dei trasporti, ed è attualmente unico azionista di Ita. Le società partecipate dal Mef sono attive a livello mondiale.

Riguardo al potenziale partner, Lufthansa, con sede in Germania, è una compagnia aerea globale a servizio completo con operazioni nazionali e internazionali nel trasporto aereo di passeggeri e merci. Lufthansa gestisce anche una rete hub-and-spoke con i suoi hub principali a Francoforte, Monaco, Zurigo, Vienna e Bruxelles. Le sue filiali includono Austrian Airlines, Bruxelles Airlines, Eurowings, Swiss International Airlines e Air Dolomiti. Lufthansa è membro della Star Alliance e di una joint venture transatlantica con United Airlines e Air Canada.

La “chiosa” della comunicazione della Commissione Ue è lapidaria: «La Commissione ha il dovere di valutare le fusioni e acquisizioni che coinvolgono società con un fatturato superiore a determinate soglie (cfr. articolo 1 del regolamento sulle concentrazioni) e di impedire concentrazioni che ostacolino in modo significativo una concorrenza effettiva nel See o in una parte sostanziale di esso. La stragrande maggioranza delle concentrazioni notificate non pone problemi di concorrenza e viene autorizzata dopo un esame di routine. Dal momento in cui viene notificata un’operazione, la Commissione dispone generalmente di 25 giorni lavorativi per decidere se concedere l’approvazione (Fase I) o avviare un’indagine approfondita (Fase II)».

Così come sibillino il commento di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza: «Aprendo l’indagine approfondita, vogliamo valutare ulteriormente, e molto approfonditamente, la transazione e garantire che l’acquisizione di Ita non riduca la concorrenza nel traffico a corto e lungo raggio e che non porti a prezzi più alti, a meno capacità o a una qualità inferiore per i servizi di trasporto aereo passeggeri in entrata e in uscita dall’Italia».

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Andrea Lovelock
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