Così Alitalia ripagherà lo Stato

03 Maggio 12:10 2017 Stampa questo articolo

Un prestito-ponte che cresce di volume per Alitalia e si fa sempre più oneroso. In pochi giorni non solo la somma si è gonfiata, passando da 300 a 600 milioni di euro di prestito, ma le condizioni imposte dalla Commissione europea per l’erogazione sono molto rigide, con gli interessi che arrivano al 10-11% circa.

Per una volta, quindi, dovrebbe essere Alitalia a pagare interessi elevati allo Stato italiano il prossimo anno, quando dovrà rimborsare la somma utile a sopravvivere nei prossimi 6 mesi.

Ça va sans dire che, per alcuni analisti i 600 milioni non sono sufficienti a fronte di un fabbisogno di circa 200 milioni al mese per proseguire l’operatività. In ogni caso, tassi di interesse così elevati sono stati la condizione imposta dalla Commissione europea per autorizzare la concessione del prestito senza considerarlo un aiuto di Stato.

Tassi perfino più elevati di quelli concessi alle banche in crisi, come Monte dei Paschi di Siena (8-9%) che sono stati fissati nel decreto-legge emanato il 2 maggio dal governo.

«Tenuto conto delle difficoltà di ordine sociale e dei gravi disagi per gli utenti che deriverebbero dall’interruzione del servizio svolto da Alitalia – sottolinea la nota stampa emanata dopo il consiglio dei ministri – il decreto dispone un finanziamento a titolo oneroso di seicento milioni di euro, della durata di sei mesi, da erogare con decreto del ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, entro cinque giorni dall’apertura della procedura di amministrazione straordinaria».

La concessione del prestito-ponte, inoltre, è condizionata all’utilizzo della somma di 600 milioni di euro per le sole esigenze di pagamento dei fornitori e del carburante. Vietata, invece, la possibilità di usare il prestito per saldare precedenti debiti finanziari.

«Il finanziamento è concesso nel rispetto della disciplina sugli aiuti di Stato con l’applicazione di interessi pari al tasso Euribor a sei mesi maggiorato di 1000 punti base e dovrà essere restituito entro sei mesi dalla sua erogazione», conferma la nota.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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