Così l’Enit conquista il turista spagnolo

Così l’Enit conquista il turista spagnolo
21 Gennaio 07:00 2020 Stampa questo articolo

Si consolida il feeling degli spagnoli nei confronti della destinazione Italia, assicurando un flusso pressoché costante negli ultimi anni, che ormai si attesta su quasi 2 milioni di arrivi e 5,3 milioni di notti. Ma è la spesa complessiva a posizionare gli iberici tra i big spender dell’incoming con quasi 1,5 miliardi di euro nel 2018 e picchi di visite in quattro regioni: Lazio, Lombardia, Veneto e Sicilia.

Il trend di crescita è a doppia cifra sia per arrivi e presenze che per spesa, soprattutto al sud e in particolare a Napoli, dove i cugini spagnoli soggiornano fino a oltre 12 giorni. Tra le tipologie di vacanza preferita, inoltre, spiccano i prodotti arte e cultura, mare, laghi, turismo religioso, crociere, ma sta crescendo anche il turismo rurale e il Mice, grazie a una presenza dell’Italia più marcata nelle fiere mondiali di riferimento.

Sono i dati certificati dall’Osservatorio Enit, che evidenzia anche come i visitatori dalla Spagna amino il comfort ben organizzato e nel 71% dei casi prediligano hotel e villaggi turistici invece delle sistemazioni extralberghiere. In queste strutture ricettive si concentra il 44,2% della loro spesa turistica. Segue l’ospitalità presso le residenze di parenti e amici, con una quota parte del 17,6% sul totale.

Sempre più strategica, inoltre, è diventata l’offerta aerea, combinata da voli di linea e low cost. Un enorme traffico che pone la Spagna al terzo posto tra i Paesi europei meglio collegati con l’Italia, vantando rotte servite da 12 scali italiani. In prospettiva questo elemento non è da sottovalutare per le potenzialità di crescita del bacino spagnolo, visto che ben il 68% degli iberici va in vacanza all’estero utilizzando esclusivamente l’aereo.

Anche quest’anno, poi, l’Enit esporta l’italianità prendendo parte alla 40ª edizione di Fitur, la principale fiera turistica spagnola, e successivamente all’Ibtm di Barcellona, evento dedicato al Mice. Nel corso di queste fiere la strategia dell’Agenzia – guidata da Giorgio Palmucci – è improntata non solo sui classici appuntamenti di networking e di confronto, ma anche su attività collaterali come health breakfast per promuovere l’enogastronomia italiana, photobooth che permettono di immergersi nelle atmosfere italiane e ovviamente incontri e opportunità per gli operatori.

Per l’edizione 2020 di Fitur – che si svolge al centro espositivo Ifema di Madrid da mercoledì 22 a domenica 26 gennaio – è prevista la partecipazione di oltre 50 aziende italiane della filiera turistica che incontreranno circa 200 buyer internazionali per una full immersion nel mood italiano.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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