Costa Crociere, Schiavon: «Una ripartenza tutta made in Italy»

28 Agosto 08:42 2020 Stampa questo articolo

«Quella di ripartire è una scelta coraggiosa. Un’occasione importante che non dobbiamo e non possiamo sprecare. Un primo passo verso quella che chiamiamo normalità». Così Carlo Schiavon, country manager di Costa Crociere, racconta i pochi giorni che precedono la ripresa delle operazioni per la compagnia all’insegna dell’Italia.

Ripartenza dall’Italia con due navi a settembre: Costa Deliziosa e Costa Diadema.
«Finalmente! Dopo tanti mesi di sofferenza. Ci rende particolarmente felici e orgogliosi. Ne avevamo bisogno prima di tutto per noi stessi. Speriamo di dare risposte a tanti clienti e di dare opportunità di ripartenza ai nostri partner e alle agenzie. È un momento importantissimo. Ci siamo presi un pochino più di tempo, forse, rispetto a quanto avremmo potuto fare. Ma lo abbiamo scelto anche perché continuavamo a vedere una certa evoluzione del quadro pandemico a livello internazionale».

E poi un fine estate italianissimo.
«Questo ci ha permesso di decidere di fare programmi che prevedano solo scali in porti italiani, che facciamo con navi che battono bandiera italiana, a bordo delle quali potranno salire soltanto ospiti residenti in Italia. Ci siamo convinti che in questa prima fase sia una proposta ancora più sicura a tutto tondo. Nel momento in cui un settore come il nostro riparte, genera ripercussioni positive non solo sul fronte dei clienti e dei partner agenzie di viaggi, ma anche per il mondo dei nostri fornitori – che in Italia sono circa 5mila – e delle popolazioni che vivono nelle località toccate dalle navi. Il fatto che in questa fase avvenga tutto in Italia è motivo di maggiore orgoglio. Siamo consapevoli che sia una scelta coraggiosa, visto che siamo ancora in un contesto non semplice. Da qui a dire che siamo fuori dalla bufera è ancora presto. Partiamo con entusiasmo e tanta voglia di fare».

È confermata quindi la partenza del 6 settembre?
«Sì, Costa Deliziosa riparte il 6 da Trieste – le altre partenze sono il 13, 20 e 27 – verso cinque destinazioni del sud Italia. Abbiamo aperto le vendite il 24 agosto e stiamo vedendo i primi segnali. È ancora prestissimo per fare calcoli».

Costa Diadema: il 19 settembre unica partenza da Genova?
«Sì, dopo la partenza del 19, la nave aveva già un impegno di un noleggio importante per qualche settimana. Quindi esce di scena e rientrerà verso fine ottobre».

Avete introdotto il test a tampone: come funzionerà?
«È un tampone rapido, un test antigenico che prevede un prelievo di liquido organico attraverso il naso e la faringe. Produce risultati entro una trentina di minuti e mostra se il soggetto è entrato o meno in contatto con il virus. Se l’esame è positivo, si viene avviati all’esame molecolare Pcr. Se anche questo è positivo, viene negato l’imbarco. Tra l’altro ogni nave ha a bordo un macchinario per questo esame».

Al centro la sicurezza.
«Abbiamo costruito una proposta in grado di trasferire al cliente e al partner il massimo della sicurezza, a partire dal Costa Safety Protocol, per trasferire al cliente la sensazione di fare una crociera che sia piacevole e sicura al tempo stesso. Abbiamo avuto il piacere di essere stati certificati dal Rina».

Forse non passa abbastanza il messaggio di quanto siano sicure le navi, per via dei protocolli molto rigidi.
«È vero. Il nostro mondo tra l’altro, quello delle navi, è da sempre abituato a ragionare per schemi, processi, istruzioni, in base a gerarchie, ruoli, competenze e responsabilità. Fa parte di noi. Oggi facciamo un triplo passo in avanti e abbiamo la capacità di offrire un viaggio davvero sicuro. Orientativamente in questa prima fase immaginiamo una capienza intorno al 50%, pensando che col passare del tempo la soglia possa crescere».

Qual è il ruolo delle agenzie di viaggi nella ripartenza?
«È fondamentale, come sempre. E non è retorica. Sono i nostri partner principali e il canale di gran lunga più importante. Hanno un ruolo di primaria importanza, ancor più in questo periodo in cui vendere vacanze è diventato più complicato. Bisogna conoscere il prodotto, le nuove regole, costruire uno storytelling corretto nei confronti del cliente usando al meglio i canali di comunicazione, sia quelli tradizionali sia quelli più digitali e interattivi. E nessuno meglio degli agenti di viaggi può farlo. Stiamo investendo molto in attività formative come webinar e implementazione della piattaforma Costa Extra».

Ci sono particolari promozioni per chi parte?
«Stiamo lavorando sul cliente finale, con una promo che prevede un upgrade gratuito da cabina esterna a balcone. Poi, visto che la normativa stabilisce che i clienti non possano scendere autonomamente a terra, ma solo con escursioni organizzate dalla compagnia, stiamo offrendo un pacchetto di cinque escursioni, una per scalo, a un prezzo complessivo di 99 euro. Abbiamo ulteriormente migliorato la nostra proposta per quanto riguarda l’assicurazione, introducendo una polizza supplementare anti Covid che copre l’ospite prima, durante e dopo il viaggio in nave a un costo di 25 euro».

Il fatto che il principale competitor sia ripartito qualche settimana prima vi crea preoccupazione?
«No, ognuno deve agire come meglio ritiene opportuno. Loro hanno fatto le proprie scelte in tema di ripartenze e itinerari. Noi abbiamo preferito attendere un attimo per capire meglio cosa stava succedendo in alcune destinazioni, che avrebbero potuto far parte dei nostri itinerari, come la Grecia o Malta. E alla fine abbiamo scelto di fare solo itinerari in Italia».

Un parere in merito alla nota di Astoi sulle pratiche commerciali di Msc.
«Credo che ogni azienda abbia il sacrosanto diritto di stabilire la propria politica commerciale. Credo anche che le aziende dovrebbero muoversi sempre nel rispetto dei fondamentali criteri di correttezza nei confronti degli altri player del mercato. Ognuno agisce come meglio ritiene opportuno. Poi se si fanno certe scelte non ci si deve neanche stupire se qualcuno esprime un parere in merito. Sono un membro del consiglio direttivo di Astoi e mi sembra giusto comunque difendere le scelte fatte dall’associazione».

Qualche anticipazione su ottobre?
«A brevissimo sveleremo le nostre decisioni per il prosieguo della stagione, da ottobre in avanti e per l’inverno. Allargheremo gradualmente a tutta la flotta, o quasi, il piano di restart. Ma abbiamo imparato che in questa fase ogni decisione che prendiamo può essere messa in discussione il giorno dopo».

Il piano industriale è confermato?
«Sì. A dicembre 2020 arriverà Costa Firenze, che è la gemella di Costa Venezia. A fine 2021 arriverà la gemella di Costa Smeralda. Siamo convinti che nel momento in cui sarà disponibile il vaccino potremo tornare abbastanza velocemente a vivere i nostri momenti migliori».

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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