Crisi di Malpensa e Linate:
«Ripresa solo nel 2024»

Crisi di Malpensa e Linate:<br> «Ripresa solo nel 2024»
12 Novembre 10:28 2020 Stampa questo articolo

A settembre Malpensa e Linate hanno perso il 70% di traffico cumulato nell’anno, ma ottobre sarà ancora peggio. «Con la pandemia che è tornata a crescere chiuderemo il mese a -75%», ha detto Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, ai microfoni di Sky Tg24.

«Siamo in situazione di grande crisi e non più nelle condizioni di autofinanziare gli investimenti. Se prima producevamo cassa per 200milioni di euro, ora soltanto la gestione operativa brucia 70 milioni. Se a questi aggiungiamo gli investimenti fatti bruceremo 180 milioni di cassa. Non siamo più nelle condizioni di investire come prima». Per quanto riguarda il futuro, uno studio realizzato da Pwc, ha ipotizzato un ritorno ai volumi pre-Covid non prima del 2024. «Si stimano tempi lunghissimi di ritorno alla normalità».

Dunque, «c’è il rischio che una grande fetta di lavoratori perda il proprio posto», ha proseguito Brunini. Malpensa e Linate, in particolare, totalizzavano una forza lavoro pre-Covid di 30mila lavoratori (il 10% sono lavoratori diretti Sea). «Circa il 50% oggi o ha perso il lavoro o è in cassa integrazione», ha stimato Brunini.

Per quanto riguarda gli investimenti, il manager ha sottolineato che Sea ha investito 120 milioni di euro nel 2019. «Quest’anno abbiamo razionalizzato e fermato molti investimenti previsti, salvo i lavori di Linate. Non aveva senso interrompere gli investimenti».

 

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Giorgio Maggi
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