Dal mondo Dalì al parco Montseny: oltre Barcellona c’è di più

27 Aprile 12:18 2017 Stampa questo articolo

Missione italiana per Barcelona Turisme, Bcn+ Barcelona és molt més e Agencia Catalana de Turisme. All’insegna di “Barcellona è molto di più”, gli enti del turismo della città, della provincia e della regione hanno presentato a Milano nuovi spunti per scoprire la destinazione. L’Italia, quarto mercato internazionale, rappresenta un target attraente per gli arrivi (400mila in città, 200mila nella provincia e 1.200.000 nella regione), cresciuti del 2-3% nel 2016, e ancor più per l’aumentata capacità di spesa giornaliera che si concentra in cibo e cultura. Due-tre giorni la permanenza media in città, quattro-cinque in Catalogna, l’anno scorso nominata regione europea della gastronomia, e ora focalizzata su avvenimenti ed eventi per prepararsi al 2018, eletto anno della cultura.

Interessante anche notare che sempre più italiani scelgono Barcellona a Natale – per mercatini (soprattutto quello di Santa Lucia, che si tiene dal 1786), shopping notturno al Passeig de Gràcia e il capodanno in Avinguda Reina Maria Cristina, dietro Plaça Espanya – e che il 60% dei turisti visita la regione fuori dal periodo estivo. Oltre Barcellona c’è di più, insomma, la città come trampolino per scoprire dintorni per tutti i gusti, sempre vicini e subito raggiungibili, come Premià de Mar a nord per le immersioni o Sitges, centro d’arte e cultura con 17 spiagge a mezz’ora verso sud, per restare nell’ambito di un’offerta del Mediterraneo che corre lungo 100 km di litorale.

Preferite il turismo attivo? C’è il Parco naturale di El Montseny, dichiarato riserva della biosfera dall’Unesco, e per raggiungere i Pirenei basta un’ora: la geografia rocciosa di Montserrat, il centro spirituale della Catalogna, offre natura, itinerari di trekking e soprattutto un monastero benedettino che custodisce la Moreneta, la Madonna nera. Poco oltre, a Manresa, inizia o finisce il Cammino di Sant’Ignazio di Loyola, tra percorsi di architettura modernista e Art Déco. E nel Penedés gli itinerari a piedi, in bicicletta o in 4×4 si fanno tra i vigneti.

L’enoturismo, cui fanno buona compagnia le esperienze gastronomiche (che in Catalogna si fregiano di un totale di 37 stelle Michelin), si fa insieme a viticultori ed esperti, con degustazioni in grandi cantine o imprese familiari, dell’ampia offerta dei cinque vini d.o. (denominazioni d’origine). Avventura e divertimento con la famiglia attendono a PortAventura, parco di divertimenti a un’ora di treno da Barcellona che, da aprile, ha aggiunto al Caribe Aquatic Park i 60mila mq del nuovo parco a tema Ferrari Land, il primo in Europa.

Il patrimonio storico, infine, per viaggi culturali nel nord della Catalogna, ad esempio nelle cittadine medievali di Girona e Figueres, dove scoprire l’affascinante mondo del surrealismo di Salvador Dalì. O, per restare nel modernismo dell’architettura, la Colònia Güell a Santa Coloma de Cervelló, a circa trenta minuti da Barcellona, dove Antoni Gaudí sperimentò tecniche che avrebbe poi applicato al suo capolavoro, la Sagrada Família.

Le novità di Barcellona, fortemente impegnata a diventare destinazione ecosostenibile, sono molte. Di Gaudí, sinonimo della città con i luoghi della Sagrada Família, Casa Batlló, La Pedrera, Park Güell, Torre Bellesguard e Palau Güell, s’inaugura a novembre Casa Vicens. La prima casa privata che disegnò nel suo inconfondibile stile aprirà al pubblico come casa-museo. Modernista anche Puig i Cadafalch (architetto delle eleganti Casa de les Punxes o Casa Baró de Quadras) che viene celebrato nel suo 150° anniversario della nascita con eventi in città e nella vicina Matarò. Sul fronte trasporti c’è L9, una nuova linea di metropolitana che collega l’aeroporto con treni ogni 7 minuti. La tessera Articket invece, per 30 euro, consente di visitare le esposizioni permanenti e temporanee di sei musei (Museu Picasso, Fundació Joan Miró, Museu Nacional d’Art de Catalunya, Cccb, Fundació Antoni Tàpies and Macba).

Non si contano i tour guidati, in bus o a piedi, a vari soggetti: quartiere gotico, architettura modernista, Picasso (ai luoghi da lui frequentati e al museo), gourmet tasting (per degustazioni e assaggi, fra gli altri, di jamón, formaggi, cioccolato e torroni). Partono a maggio i Barcellona Shopping Days, che replicano a ottobre, con negozi aperti anche la domenica. Mentre ad agosto si terrà la 10ª edizione di Circuit Festival: con oltre 70mila partecipanti, il più grande festival Lgtb farà di Barcellona la prima destinazione gay al mondo. Molti infine gli appuntamenti in calendario per la stagione estiva. Tra i più sfiziosi: Tast a La Rambla (8-11 giugno), paradiso per gourmet di street food, tra piatti firmati e cucina tradizionale, tapas e dolci, preparati da alcuni tra i migliori chef della città; A Vista d’Hotel (inizio giugno), settimana di tramonti sulle terrazze degli alberghi tra musica live e dj set, degustazioni anche di vini, show in piscina; Festival Jardins de Pedralbes (metà giugno-metà luglio), il terzo miglior festival tra i mille top eventi di Spagna, tra fontane, statue e prati del Pedralbes Palace, con star come Tom Jones e Patti Smith, e giornata speciale dedicata alle famiglie.

Infine Nits d’Estiu (notti d’estate, da fine giugno a settembre), in vari luoghi della città: gli spazi modernisti come Sant Pau Art Nouveau Site, Palau Güell, Casa Amatller, La Pedrera, Torre Bellesguard e Casa Batlló per cene, concerti e show audiovisivi; mostre aperte anche di sera nei centri culturali come Poble Espanyol, CaixaForum e El Born Centre de Cultura i Memoria; concerti nei parchi e opera all’aperto all’Arc de Triomf.

Nella foto: Francesc Vila Albert (gm Bcn+) Marta Teixidor (direttore Italia e Israele Catalunya) Jordi Carnes (dg Barcelona Turisme) in primo piano Gabriela Rivieccio (direttore marketing Barcelona Turisme).

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Adriana De Santis
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