Direttiva pacchetti, la batosta del tetto agli anticipi

Direttiva pacchetti, la batosta del tetto agli anticipi
09 Giugno 07:00 2023 Stampa questo articolo

Lettera-appello dell’Ectaa al commissario per la Giustizia della Commissione Ue, Didier Reynders, nella quale si evidenzia come limitare i pagamenti anticipati per i pacchetti di viaggio non migliorerà la protezione dei viaggiatori in Europa. Al contrario, sempre secondo l’associazione degli adv e dei tour operator europei, questa rivisitazione della direttiva penalizza pesantemente il trade perché, se da un lato si vuole fissare al 20% il tetto massimo degli anticipi che i consumatori-clienti devono versare sul valore complessivo del viaggio o soggiorno per l’acquisto di un package, dall’altro lato non si tiene conto che le adv e i t.o. devono sempre e comunque prepagare i servizi ai loro fornitori. In particolare le compagnie aeree richiedono sempre il pagamento anticipato che spesso è ben superiore all’acconto versato dal cliente all’agenzia.

Questo provvedimento sulla limitazione degli anticipi – si evidenzia nella missiva dell’Ectaa all’Ue – sarebbe fortemente lesiva per gli organizzatori di viaggi e soggiorni perché dovrebbero erogare capitale circolante ai propri fornitori, sottoponendosi a una pressione finanziaria insostenibile.

L’associazione propone di introdurre un correttivo che possa contemplare una flessibilità nei limiti d’acconto sui pacchetti turistici, superiori al 20% e in proporzione a quanto viene richiesto agli organizzatori dai loro fornitori di servizi. In tal modo, si potrebbe assicurare una reciproca protezione per clienti e per operatori della filiera.

Inoltre, l’Ectaa evidenzia nella lettera che “una limitazione nel versamento di anticipi farebbe inevitabilmente lievitare i costi dei package turistici, a danno delle tasche dei consumatori, i quali – data l’attuale alta sensibilità ai prezzi dei beni di consumo – sarebbero orientati ad acquistare autonomamente alcuni servizi turistici e in tal modo sarebbero molto meno protetti, creando così l’effetto opposto rispetto ai buoni propositi dell’Ue che intende agire per elevare la protezione dei consumatori.

L’appello dell’Ectaa si conclude auspicando che Bruxelles adotti provvedimenti che diano garanzie e protezioni reciproche a clienti-consumatori e agli organizzatori della filiera turistica.

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Andrea Lovelock
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