Bicchiere mezzo pieno per il ministro del Turismo Daniela Santanchè, a pochi giorni dall’approvazione della revisione della direttiva pacchetti da parte del Parlamento europeo. In una nota – che segue il “richiamo” delle associazioni di categoria del turismo organizzato – la responsabile del dicastero di Via di Villa Ada in una certa misura smorza le polemiche evidenziando: «Si tratta di un passo certamente importante, ma che non ha accolto tutte le nostre richieste. Desidero rassicurare il settore sul nostro impegno, che proseguirà senza sosta per tutelare le imprese in questo nuovo contesto normativo. Comprendo in parte la delusione che può esserci, ma voglio sottolineare che la nuova direttiva offre un quadro più equilibrato, anche grazie agli interventi proposti dall’Italia. Essa garantisce non solo la protezione dei consumatori, ma anche la salvaguardia delle imprese turistiche. Le modifiche apportate, come la definizione più chiara di pacchetto e la soppressione dei vincoli sugli acconti, sono misure che riducono la burocrazia e facilitano l’operatività delle agenzie. Inoltre, l’introduzione di criteri oggettivi per le circostanze straordinarie e tempi certi per la gestione dei reclami rappresentano un passo avanti verso una maggiore trasparenza e responsabilità».



