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E ora Spirit Airlines taglia rotte e piloti

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Drastica cura dimagrante per Spirit Airlines, che nel prossimo autunno metterà in congedo 270 piloti, ne declasserà altri 100 e ridurrà le sue rotte.

La compagnia aerea, uscita dalla procedura fallimentare (Chapter 11) nel marzo scorso, ha annunciato che nel suo piano di rilancio è previsto un riequilibrio finanziario, per il quale sono necessari congedi e declassamenti con il contestuale lancio di nuovi voli fuori stagione.

«È una notizia molto grave – ha commentato il capitano Ryan Muller, presidente del sindacato piloti di Spirit – ma non si può nascondere la realtà, in quanto la compagnia aerea è intenzionata a ridurre l’anzianità di servizio nel suo organico ed avvalersi di risorse e qualifiche in linea con la sua nuova strategia operativa».

In effetti una laconica nota ufficiale di Spirit Airlines conferma che “i congedi che entreranno in vigore dal prossimo novembre e scatterà un nuovo programma di voli che necessita di un adattamento del personale di bordo”.

Subito dopo l’epilogo della procedura fallimentare la Spirit Airlines ha cercato di conquistare clienti con opzioni di viaggio più esclusive, che hanno avuto un certo successo commerciale rispetto alla precedente strategia, che aveva consolidato il suo posizionamento nel mercato con biglietti molto economici.

Nelle dichiarazioni rilasciate anche al media televisivo Cnbc, il portavoce di Spirit ha evidenziato che il vettore sta adottando «misure necessarie per garantire di operare nel modo più efficiente possibile, nell’ambito dei nostri sforzi per tornare alla redditività. Nella consapevolezza del peso di questo drastico ridimensionamento del personale di bordo, con i congedi e declassamenti dei piloti, la compagnia si impegna a trattare tutti i membri del team coinvolti con rispetto».

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