Fisco, tutte le scadenze di primavera

16 Maggio 12:55 2017 Stampa questo articolo

Una volta, a maggio, le scadenze importanti erano due: la festa della mamma e la presentazione del bilancio. Da diversi anni non è più così e gli impegni tributari si moltiplicano, si rincorrono e si modificano senza lasciarci quasi il tempo di riflettere.

Quest’anno, oltre alle abituali scadenza, infatti, avremo anche alcune importanti novità introdotte sia con la Finanziaria 2017, che con l’ultima manovrina di aprile. A partire dalla scadenza del 16 maggio, infatti, che prevede la presentazione del modello F24 e dove si sperimentano le nuove regole legate alla compensazione crediti.

Come cambia la compensazione dei crediti
Il decreto legislativo 50/2017 modifica alcune regole legate alla compensazione dei crediti di imposta: cambia il limite del credito liberamente compensabile e cambia il metodo di invio del modello F24 con il quale si compensano tali crediti.

Innanzitutto, con la risoluzione n° 57/E l’Agenzia delle Entrate chiarisce che per le dichiarazioni già presentate entro il 23 aprile 2017 che presentavano un credito entro 15.000 euro e che sono state inviate, quindi, senza il visto di conformità (modello Iva 2017 o, per esempio, le dichiarazioni relative alle imposte dei redditi e all’Irap di soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare), restano applicabili i precedenti vincoli.

Per le dichiarazioni non ancora presentate alla data del 24 aprile 2017, invece, è necessario apporre il visto di conformità qualora si intenda compensare crediti superiori a 5.000 euro (Ad esempio i modelli Iva 2017 presentati con ritardo non superiore a 90 giorni o dichiarazioni integrative da presentare ai sensi degli articoli 2 e 8 del dpr n° 322 del 1998).

A partire dal 24 aprile, infatti, la compensazione orizzontale con modello F24 dei crediti d’imposta per i contribuenti titolari di partita Iva dovrà transitare esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate e sarà dunque necessario per tutti i contribuenti o affidarsi a un intermediario abilitato oppure accreditarsi per avere il Pin e utilizzare il canale Fisconline. La risoluzione 57/E, infine, precisa che le nuove regole si applicano immediatamente e quindi il primo test è proprio la scadenza del 16 maggio.

Le criticità da segnalare
Tra i vari crediti che ogni mese vengono compensati c’è il cosiddetto Bonus di 80 euro o Bonus Renzi, credito Irpef introdotto dall’articolo 1 del dl 66/2014 e anticipato al lavoratore dipendente dai datori di lavoro che operano come sostituti d’imposta.

La normativa sembra essere abbastanza chiara, in quanto all’articolo 3 recita: “Ovvero dei crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, all’imposta regionale sulle attività produttive e dei crediti d’imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi . Sembrerebbe, quindi, che le nuove regole non interessino il Bonus in questione, ma i dubbi restano in quanto nulla viene indicato nella risoluzione 57/E.

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro con la circolare n° 4/2017 ha specificato, infatti, che stando a quanto previsto dal decreto legislativo 50/2017 le nuove regole per la compensazione dei crediti d’imposta con modello F24 non si applicano al Bonus Renzi.

L’Agenzia delle Entrate sembra pensare il contrario. Infatti alla richiesta di chiarimenti, l’Ente ha risposto esattamente l’opposto, ovvero che le nuove modalità di compensazione con obbligo di modello F24 online si applicano anche ai crediti relativi al Bonus di 80 euro.

Le altre scadenze di maggio 2017

  • 30 maggio. Le società di capitali che hanno approvato il bilancio di esercizio il 30 aprile hanno l’obbligo di depositare il bilancio alla Camera di Commercio,
  • 31 maggio. Comunicazione delle liquidazioni trimestrali dell’Iva introdotta dalla finanziaria 2017. L’invio telematico comunque è ancora incerto e con una proroga già annunciata dal viceministro all’economia, Luigi Casero. La proroga, naturalmente,  dovrà essere ufficializzata con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che si concretizzerà probabilmente con un rinvio tecnico di 10-15 giorni in cui non saranno applicate sanzioni.

Le scadenze di giugno 2017
Ecco le tre date da segnare sull’agenda di imprese e professionisti:

  • 15 giugno. Data entro la quale Equitalia dovrà comunicare l’accettazione o meno della definizione agevolata (rottamazione cartelle) a coloro che hanno presentato l’istanza.
  • 16 giugno. È la scadenza di pagamento Imu e Tasi.
  • 30 giugno. È il cosiddetto Tax day (prima scadenza di pagamento per Irpef, Ires e Irap).
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Caterina Claudi
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