Fondo di garanzia Astoi, più controlli sui soci

Fondo di garanzia Astoi, più controlli sui soci
11 Febbraio 12:26 2020 Stampa questo articolo

Tutelare il patrimonio del fondo e i consumatori finali. Con questo obiettivo l’assemblea straordinaria dei soci del fondo di garanzia Astoi – svoltasi in Bit a Milano – ha approvato alcune modifiche al suo statuto. Un pacchetto di norme che servono ad aggiornare il funzionamento del fondo alla luce dei rapidi cambiamenti del settore, ma sopratutto dei recenti casi di tour operator medio piccoli che hanno chiuso e/o sospeso le operazioni (Marcelletti – che aderiva al fondo Astoi – e Tui Italia, oltre a Best Tours, Metamondo, ecc..).

«Se il tour operator socio è inadempiente nei confronti dell’associazione – sottolinea Mario Aprea, direttore finanziario di Ota viaggi e consigliere Astoi – ovvero accumula ritardi nei pagamenti, la sua situazione economica e finanziaria diventa poco chiara e non sostenibile, oppure non comunica all’associazione importanti cambiamenti della struttura societaria e finanziaria, Astoi attiva un’area grigia di sospensione del socio dal fondo. È una forma preventiva che serve a tutelare sia il patrimonio a cui concorrono i soci sia il cliente finale», ricorda Aprea.

In sostanza, quindi, Astoi, oltre a dare priorità alla regolarità della filiera (con il lancio del progetto di monitoraggio sulle agenzie di viaggi in regola), stringe le maglie dei controlli anche dentro la sua associazione, riguardo il fondo di garanzia.

«Le modifiche statutarie approvate durante l’assemblea straordinaria serviranno a tutelare ancora in modo più efficace il patrimonio del fondo e quindi il cliente finale  Si tratta di istituire un monitoraggio ancora più puntale e specifico della situazione finanziaria dei soci e dei loro doveri rispetto all’associazione», conclude Aprea.

Un aggiornamento necessario, quindi, per il fondo Astoi che mira a stare al passo con i tempi – estremamente rapidi – dell’evoluzione del settore e circoscrivere eventuali problematiche legate a nuovi fallimenti e difficoltà che potrebbero investire altri t.o. nei prossimi mesi. Perché, come consigliava una famosissima pubblicità televisiva degli anni ’90: “Prevenire è meglio che curare”.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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