Fto, Gattinoni: «Così va sostenuto il turismo»

Fto, Gattinoni: «Così va sostenuto il turismo»
18 Marzo 10:55 2021 Stampa questo articolo

Tre priorità: il pagamento dei contributi già assegnati alle imprese; un occhio preventivo alla copertura delle perdite da agosto 2020 in poi; la necessità di una chiara strategia e regia di ripartenza. Sono questi i tre punti individuati e ribaditi da Fto al nuovo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che nelle ultime settimane ha incontrato – e continua a farlo – le varie associazioni del travel, anche in vista dell’entrata in vigore del decreto Sostegno, che come anticipato potrebbe contenere ulteriori fondi ad hoc per i tour operator e le agenzie di viaggi, oggi nuovamente con la serranda abbassata per via delle ultime restrizioni in vista di Pasqua.

«Abbiamo molto apprezzato che la filiera del turismo organizzato, tramite le sue associazioni, sia stata subito ascoltata dal nuovo ministro – ha dichiarato Franco Gattinoni, presidente di Fto – L’istituzione di un nuovo ministero, scelta strategicamente vincente per il futuro del nostro Paese, inevitabilmente nell’immediato si porta dietro delle ripercussioni negative legate al passaggio amministrativo e ai tempi per organizzare e costituire le strutture necessarie per farlo funzionare». 

Nonostante ciò, però, ci sono delle urgenze da affrontare, e ciò che si auspica è che nel dl sostegno ci siano almeno 400 milioni di euro di aiuti aggiuntivi per il settore. Perché il turismo organizzato è fermo ormai da troppo tempo. «La prima priorità, che si sarebbe dovuta completare già nel 2020, è il pagamento dei contributi già assegnati alle imprese. Abbiamo ricevuto l’impegno di individuare entro fine mese le risorse finanziarie necessarie a terminare tutti i pagamenti rimasti in sospeso. Ancora oggi oltre il 40% delle imprese sta aspettando le risorse già sancite da un decreto ministeriale di agosto 2020. Quello che non è arrivato a Natale, ci auguriamo che arrivi a Pasqua», ha spiegato Gattinoni. 

A seguire, ha aggiunto il numero uno di Fto, subentrato a Luca Patanè, «abbiamo chiesto di preservare le risorse non ancora assegnate, circa 140 milioni di euro, e integrarle con quanto necessario, per coprire le perdite da agosto 2020 in poi. Inoltre, è necessario rivedere più equamente la distribuzione di risorse tra le imprese organizzatrici dei pacchetti turistici e quelle intermediarie, e dare ristori a tutte le imprese che non hanno ancora ricevuto niente». Qui, il riferimento è anche alle agenzie di viaggi e ai t.o. di nuova apertura, quelli che hanno avviato l’attività tra fine 2019 e inizio 2020 e fino ad oggi sono rimasti fuori dai decreti governativi per via dell’impossibilità nel dimostrare il calo di fatturato richiesto per accedere ai sostegni.

«Infine – ha detto Gattinoni – serve una strategia e una regia per la ripartenza. Gli imprenditori e i loro dipendenti vogliono e devono poter tornare a lavorare. Su questo punto il turismo merita maggior attenzione e rispetto, soprattutto nella chiarezza e logica delle regole da rispettare. Basti pensare alla possibilità di tenere aperte le agenzie. Per noi possono rimanere aperte anche nelle regioni rosse ma poi ci si scontra con l’impreparazione degli organi di controllo locali. È necessario intervenire per autorizzare gli spostamenti tra Regioni per raggiungere gli aeroporti per viaggi turistici. Alcuni operatori stanno dando ai propri clienti informazioni diverse e così come al solito vengono pesantemente penalizzate le nostre imprese più ligie a rispettare le regole».

«Se non ci muoviamo in fretta rischiamo di perdere opportunità e competitività rispetto ai Paesi concorrenti, più avanti nel processo di vaccinazione e pronti a comunicare i propri protocolli di sicurezza. I nostri operatori subiscono invece il pesante fardello di venti regole e approcci diversi da regione a regione. Le imprese sono pronte, come sempre, a fare la loro parte ma è indispensabile che il nuovo governo si attivi urgentemente. Avere un ministero dedicato con questo approccio puntuale e pragmatico ci aiuterà sicuramente», ha concluso il presidente.

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