Futuro del travel, i gds: «Parola d’ordine automazione»

25 Novembre 09:59 2022 Stampa questo articolo

Automazione. È questa la parola più utilizzata dai big del global distribution system Amadeus, Sabre e Travelport, nel corso del panel “Spazi virtuali per soluzioni reali: il futuro del traveltenutosi all’edizione 2022 del BizTravel Forum, quest’anno nell’area meeting dell’Hotel Meliá di Milano, giovedì 24 novembre.

«Con la pandemia le agenzie di viaggi e le travel management company si sono trovate ad affrontare situazioni nuove che solo la tecnologia può aiutare a gestire al meglio, dal punto di vista qualitativo e quantitativo – ha commentato Gabriele Rispoli, commercial director di Amadeus – L’esperienza diretta, prendendo esempi come il caos relativo al trasporto aereo tra scioperi e cancellazioni, mi porta a confermare come le agenzie abbiano la necessità di concentrarsi sulla relazione con il cliente, automatizzando i processi operativi».

Circa l’80% del tempo di lavoro dei travel manager, ha aggiunto Paola De Filippo, country director di Sabre Italia, «è speso in attività manuali, ripetitive e forse anche un po’ noiose; una noia che chiaramente può portare anche all’errore. È necessario che la tecnologia automatizzi i processi e le attività di tipo ripetitivo per dare una maggiore assistenza alla clientela».

Il report di GlobalData, dal nome “Robotics in travel and tourism”, parla di una crescita esponenziale della robotica nei prossimi otto anni, che arriverà ad avere un valore di circa 568 miliardi. «L’intelligenza artificiale e il machine learning evolvono il settore – ha spiegato De Filippo – Noi abbiamo un’importante partnership con Google, che ci supporta nel cloud. Spesso si sente parlare di preoccupazione: effettivamente nel prossimo quinquennio qualcosa come 85 milioni di posti di lavoro probabilmente spariranno, ma grazie alle macchine si genererà più o meno lo stesso numero di posizioni lavorative».

Oggi, conclude Damiano Sabatino, vice presidente and managing director Europe di Travelport, «è fondamentale dare qualità alla risposta, personalizzare grazie ai big data, all’AI e al machine learning. Sono cose che nel nostro caso riusciamo a fare con Amazon Web Services, che gestisce enormi moli di dati».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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