Hawaii post incendio: rilancio con la campagna “Malama Maui”

Hawaii post incendio: rilancio con la campagna “Malama Maui”
15 Settembre 14:54 2023 Stampa questo articolo

«Per favore, dite ai vostri clienti che ora è il momento di viaggiare a Maui per aiutarci in questa ripresa». Questo l’accorato appello di Sherry Duong, direttore esecutivo del Maui Visitors and Convention Bureau, ai partecipanti all’Owners’ Meeting di Signature Travel Network, convention annuale che riunisce i proprietari di hotel e catene alberghiere al Grand Wailea di Maui, l’isola delle Hawaii colpita dai terribili incendi di agosto. «Ciò che il fuoco non ha distrutto, un’isola vuota e deserta lo farà», ha aggiunto, come racconta il giornale Usa Travel Weekly.

L’ufficio per il turismo di Maui spera di incoraggiare i turisti lanciando la nuova campagnaMalama Maui”, che si concentra sulla prioritaria ricostruzione dei flussi turistici proveniente dagli Stati Uniti e sull’incoraggiamento a un viaggio responsabile verso le Hawaii.

La campagna sarà veicolata principalmente attraverso media digitali e social media. «Il messaggio è chiaro: un viaggio rispettoso, compassionevole e responsabile nelle aree accessibili di Maui e nel resto delle isole hawaiane non solo è benvenuto, ma è ora più che mai incoraggiato», ha detto Robyn Basso, direttore dell’Hawaii Visitors and Convention Bureau, «Il termine malama – ha poi spiegato – è affine ad aloha (comunemente usato come saluto, ma con un significato culturale più profondo). Malama significa prendersi cura, preservare, proteggere».

Nelle fasi iniziali dell’incendio, l’industria turistica è stata investita da messaggi contrastanti – anche con alcune critiche rivolte ai viaggiatori che avevano deciso di partire ugualmente per Maui dai social media – Si è dibattuto su un tema: se fosse giusto o meno visitare le zone di Maui non interessate dall’incendio. Tuttavia, le autorità delle Hawaii sono state chiare fin dall’inizio sul fatto che le aree al di fuori della zona colpita, ovvero West Maui, erano e sono aperte al turismo.

Purtroppo, nonostante questi appelli, il numero di visitatori a Maui è diminuito di circa il 75%, secondo un’indagine dell’Università delle Hawaii.

La fine delle restrizioni di viaggio nelle comunità di West Maui – esclusa la cittadina di Lahaina completamente distrutta – è prevista per l’8 ottobre. E ovviamente è necessario e urgente anche ricostruire ciò che è andato distrutto, oltre che continuare a sostenere il turismo, come richiesto anche dal governatore Josh Green.

Signature Travel Network, che ha deciso di procedere nonostante la situazione con la organizzazione della convention, ha chiesto agli partecipanti, non solo di venire, ma anche di effettuare donazioni. Così, nel complesso, sono stati raccolti oltre 400.000 dollari, con fondi aggiuntivi previsti nelle prossime settimane.

La convention è stata accolta con grande favore dai rappresentanti governativi e delle istituzioni di Maui: «Vi siamo davvero molto grati», ha ammesso Sharon Banaag, responsabile turismo dell’ufficio del sindaco.

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Carla Villani
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