HospitalitySud, 2.000 presenze al salone dell’hôtellerie di Napoli

HospitalitySud, 2.000 presenze al salone dell’hôtellerie di Napoli
28 Febbraio 07:00 2023 Stampa questo articolo

Duemila visitatori registrati in occasione della 4ª edizione di HospitalitySud, il salone dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hôtellerie e l’extralberghiero, ospitato alla stazione marittima di Napoli il 22 e 23 febbraio.

All’evento hanno preso parte gli operatori e i professionisti del mondo dell’ospitalità. In particolare, titolari, manager, impiegati e consulenti di hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, affittacamere, bed and breakfast, case vacanza, terme Spa, i quali hanno potuto incontrare 60 espositori che si occupano di forniture e servizi dedicati al mondo dell’ospitalità, provenienti da nove regioni italiane ma anche da Germania e Spagna. Durante le due giornate non sono mancati i momenti di confronto tra aziende e istituzioni, ma anche seminari di aggiornamento e incontri professionali.

Il dato confortante è arrivato già durante la conferenza di apertura del salone espositivo, alla quale hanno partecipato tra gli altri il fondatore di HospitalitySud Ugo Picarelli, l’assessore al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato e Felice Casucci, assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo della Regione Campania.

Secondo una indagine realizzata dall’economista Antonio Preiti di Sociometrica, le presenze turistiche sono ritornate ai livelli del 2019 su tutto il territorio nazionale. Inoltre, guardando al valore aggiunto generato dal turismo, il ranking presenta delle conferme, come il primo posto della città di Roma, che da sola genera 7,6 miliardi di ricchezza dal turismo, ma anche delle novità come il secondo posto di Milano, che con i suoi 3,4 miliardi di euro supera città d’arte molto più famose come Venezia e Firenze. Al sesto posto c’è il capoluogo campano, Napoli, che rispetto alle edizioni precedenti ha guadagnato varie posizioni. Nella “Top 20” troviamo Palermo e Verona, ma anche sorprese come San Michele al Tagliamento, la spiaggia di Bibione (7°), il parco turistico di Cavallino-Treporti (8°) e Jesolo (9°). 

«Questa analisi ci permette di conoscere i comuni che apportano il maggior contributo alla ricchezza regionale e nazionale nel turismo, ma anche di capire quanto la presenza del turismo contribuisca a elevare il reddito sia complessivo che pro capite nei singoli Comuni – spiega Preiti – Il lavoro stima anche il peso delle presenze turistiche dell’economia “non osservata”, cioè la parte di presenze non registrate nelle statistiche ufficiali, che presenta un altro dato sorprendente; analizzando le prime dieci destinazioni turistiche per le quali il peso percentuale delle presenze non ufficiali supera massimamente quelle ufficiali, troviamo che sono tutte (tranne la prima) balneari e tutte (tranne la prima) localizzate nel Mezzogiorno, in Sicilia (4), in Puglia (4) e in Campania (1, Massa Lubrense). Gli effetti benefici dell’industria dell’ospitalità non si limitano alla produzione di valore aggiunto diretto, perché hanno un effetto moltiplicatore (1,6) molto elevato, tanto che un euro speso in questo settore produce un effetto moltiplicativo del 20% nell’industria, del 35% nei servizi e del 5% nell’agricoltura. Dunque, dove c’è il fenomeno turistico, maggiore è la crescita di tutti i redditi privati e non solo delle imprese».

Nel corso di HospitalitySud 2023 sono stati, inoltre, presentati tre focus. Il primo è Design&Contract, in collaborazione con la fondazione dell’Ordine degli Architetti Ppc di Napoli e provincia e Adi l’Associazione per il Disegno Industriale della Campania, durante il quale si è parlato soprattutto di come ripensare  l’albergo del terzo millennio. Oggi la sfida è riuscire ad anticipare le esigenze dei viaggiatori che hanno tra i 20 e i 40 anni, abituate a girare il mondo per piacere e per lavoro, ma sempre con un solo bagaglio, budget contenuti e itinerari imprevedibili. Una generazione di testimonial “fai da te” che sceglie un hotel o un ristorante in base alla sua instagrammability, che usa la lobby per conoscere gente, chiede una connettività performante e una doccia smisurata, preferisce gli allestimenti spartani rispetto ai costi alti e accetta entusiasta di mangiare a tavoli condivisi. Gli altri due: Breakfast e non solo, in collaborazione con Amira Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi – Napoli Campania, Ais Associazione Italiana Sommelier-Napoli, Apcn Associazione Provinciale Cuochi Napoli e Mixology, in collaborazione con Aibes Associazione Italiana Barmen e Sostenitori – Campania, durante il quale sono state presentate le materie prime e gli strumenti per realizzare cocktail memorabili. 

HospitalitySud si è svolto con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, ed è stato promosso dall’Unione Industriali di Napoli, da Federalberghi Napoli, da Confesercenti Napoli con Blastness e San Giorgio partner ufficiali.

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Serena Martucci
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